Appalti, l’assessore regionale al Lavoro Di Berardino: “Giunta del Lazio approva proposta di legge per il lavoro di qualità”
Questa mattina la Giunta del Lazio ha approvato la proposta di legge che vuole intervenire sulla qualità del lavoro negli appalti pubblici. Il testo si rivolge ai casi in cui l’amministrazione regionale gestisca appalti di servizi ad alta intensità di manodopera e in cui siano coinvolti anche enti e società regionali.
“Il nostro principale obiettivo – spiega in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio – è quello di introdurre una normativa che salvaguardi in modo significativo la qualità del lavoro e la sicurezza, inserendosi nel quadro delle leggi nazionali, coerentemente con i contratti collettivi e capace di promuovere un equilibrio stabile tra concorrenza e tutele sociali. Tale proposta di legge è tanto più importante nel presente contesto storico in cui, terminato lo stallo dovuto alla pandemia e con le nuove risorse provenienti dal PNNR, ci si avvia a una nuova stagione di attività.
Tra i punti da sottolineare vi sono le disposizioni sulla qualità e la sicurezza sul lavoro, la tutela occupazionale e i sistemi di primalità per aziende virtuose. In particolare, quest’ultimo aspetto, prevede elementi premiali nella valutazione degli operatori economici, riconoscendo maggior punteggio alle imprese in cui vi sia un’organizzazione del lavoro improntata al benessere, alla salute e sicurezza del lavoro, in cui siano promosse le pari opportunità, l’occupazione giovanile e l’inserimento delle persone con disabilità nonché in cui vi siano misure volte alla sostenibilità energetica e ambientale.
Il testo, inoltre, mette a sistema la Clausola sociale, meccanismo di salvaguardia dell’occupazione già in vigore nel Lazio ma che nell’attuale proposta mira a creare un percorso di effettività della tutela assumendo una maggiore solidità. Esso interviene in situazioni di cambio di appalto e prevede, compatibilmente con le esigenze organizzative dell’impresa, che il nuovo appaltatore assorba il personale impiegato dall’appaltatore uscente, riconoscendo diritti e anzianità maturate.
Crediamo che lo sviluppo, la crescita e il fermento economico possano e debbano essere coniugati con una responsabilità sociale condivisa. Nel Lazio stiamo ridefinendo nuove basi per un futuro e una crescita più solidi”.