AFFITTO SEP: IL GIP RESPINGE LA RICHIESTA DEI COMITATI

Sospensione dell’affitto dello stabilimento Sep: “Per i magistrati le indagini in atto non ostano all’affidamento a privati”

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, Claudio Carini, ha respinto l’istanza presentata dai comitati dell’area Mazzocchio, in lotta contro l’impianto di compostaggio Sep, che chiedevano la sospensione della procedura di affitto dello stabilimento in amministrazione giudiziaria sin dall’emissione dell’ordinanza denominata “Smoking Fields”. L’istanza dei comitati aveva avuto il parere negativo anche della Procura di Roma.

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Si conclude con un nulla di fatto la richiesta dei comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè e il Fontanile ai pubblici ministeri Galanti e Affinito e alla Direzione Distrettuale Antimafia. 

I cittadini, stante le nuove indagini che hanno coinvolto la gestione giudiziaria dell’impianto di compostaggio Sep di Mazzocchio (Pontinia), avevano chiesto la sospensione della procedura. Per i magistrati però nulla osta all’affidamento a privati e quindi la procedura può continuare.

Rispettiamo quanto deciso dal Gip – scrivono i comitati – tuttavia continuiamo a mostrare tutta la nostra preoccupazione per le sorti di questo impianto e delle migliaia di cittadini che vivono nelle immediate vicinanze. Ricordiamo che parliamo di un impianto che è stato sequestrato dopo un’inchiesta per traffico illecito di rifiuti ed è poi stato affidato a professionisti nominati dalla magistratura. Questi, nonostante il loro ruolo e quasi tre milioni di euro pubblici spesi per ammodernare l’impianto, sono finiti nuovamente nel mirino degli investigatori per degli sversamenti di compost non maturo, quindi non conforme e in pratica da trattare come rifiuto. Se si esclude il dolo, e ce lo auguriamo, questo vuol dire una sola cosa: l’impianto non è in grado di funzionare correttamente. E se non lo fa in mano pubblica figuriamoci cosa può accadere nel caso in cui venga affidato a un privato desideroso di fare il lucro”.

Ai comitati spaventa anche il toto-nomi dei potenziali interessati all’affitto dello stabilimento. “Stanno girando dei nomi di imprenditori locali in passato più volte denunciati per reati in ambito ambientale. Sarebbe veramente una beffa aver ritenuto inadeguati i Comuni della zona, che avevano presentato regolare manifestazione di interesse alla gestione dell’impianto e poi affidare lo stesso a un privato pregiudicato”.

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