AFFIDAMENTO RIO MARTINO. IL CONSORZIO NAUTICO BORGO GRAPPA SBOTTA: “DAL COMUNE SOLO STERILI RIUNIONI”

Rio Martino
Rio Martino

Affidamento del Porto Canale di Rio Martino: il Consorzio Nautico Borgo Grappa, che si è proposto come gestore della sponda latinense, reclama una risposta dal Comune di Latina. In queste settimane, l’annosa vicenda della gestione di Rio Martino ha visto aggiungersi l’affidamento dal Comune allo studio legale romano Brugnoletti&Associati di una consulenza legale per dirimere il complesso groviglio amministrativo. Da qui ne è scaturita una polemica con l’Ordine degli Avvocati di Latina che hanno protestato con l’Ente di Piazza del Popolo per essersi rivolto a professionisti fuori provincia

LA NOTA DEL CONSORZIO NAUTICO BORGO GRAPPA – In queste settimane, dopo la chiusura della conferenza dei servizi richiesta alla Provincia di Latina dal comune capoluogo e e dal comune di Sabaudia per istruire il procedimento relativo alla istanza di concessione di ormeggio da diporto con darsena amovibile depositata dal consorzio Nautico di borgo Grappa, l’attenzione è stata focalizzata dalla decisone del comune di Latina, ente competente a tale rilascio, di farsi assistere da uno studio legale di Roma con la spesa di circa € 45.000,00

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A noi questa giusta polemica, innescata legittimamente anche dal consiglio dell’Ordine di Latina, interessa nella parte in cui quelle somme potevano essere impiegare per dragare il canale e dare un primo sacrosanto servizio intanto ai pescatori di Borgo Grappa, stremati da una situazione paludata ormai lunga 17 anni.

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Oggi tuttavia la situazione è, se possibile, ancora più in stallo.

Con l’ ausilio del nostro legale avv. Pasquale Musto e dei nostri tecnici, ing. Stefano Nardecchia e geom. Giorgio Ospizio, abbiamo sbloccato la conferenza di servizi in Provincia, con la decisione del RUP arch. Marina Chiota di demandare la redazione del documento concessorio al Comune di Latina anche a seguito della legge regionale n.1 del 2020.

Il provvedimento della Provincia viene dopo 18 mesi di riunioni con innumerevoli enti preposti, tra cui, Regione Lazio, Ente Parco, Comune di Sabaudia, Comune di Latina, Ministero dell’Ambiente, Carabinieri Forestali e Capitaneria di Porto. Tutti gli enti hanno sottolineato la bontà del progetto e la sua compatibilità con il più ampio disegno del 2010 sull’area del canale.

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Da quel momento non c’è stata più alcuna concreta iniziativa da parte del comune di Latina, che si è limitato a sterili riunioni alla presenza del Sindaco, degli assessori di turno (il dimissionario  Roberto Lessio ed il neo incaricato Dario Bellini) e del dirigente del settore ambiente arch. Giuseppe Bondì e a conferire un inutile e vacuo incarico a legali esterni all’ente, senza che vi fosse da parte del consorzio alcuna diffida sino al mese di luglio scorso.

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Oggi si è deciso di spostare l’asticella del nostro intervento. La Marina e nello specifico Rio Martino con la fascia di abitanti che da Borgo Grappa si diparte sino a Sabaudia e a Latina ha perso ogni supporto economico.

Noi stessi stiamo lottando con l’aiuto delle nostre famiglie per mantenere aperte le attività che consentano un minimo di assistenza ai diportisti, ai turisti agli abitanti del borgo, per la fruizione del nostro bellissimo territorio. Senza le nostre passioni per il mare, la natura e la nostra terra, ma soprattutto per il nostro Borgo, avremmo dovuto lasciare ed arrenderci ai numeri del bilancio. Ma andiamo avanti. 

Vogliamo tornare a vedere a Borgo Grappa una comunità commerciale di nuovo viva. Sappiamo che sotto la cenere ci sono ancora braci ardenti che sapranno innescare una rinnovata energia sociale. Non possiamo più sopportare che un’area che già all’epoca dei Romani coniugava commercio, storia e natura oggi sia ferma e rappresenti un problema e non una opportunità.

Ci sono le comunità di Latina e di Sabaudia che aspettano una risposta. La legge della Regione non concede più alibi. L’esperienza maturata dalla Provincia per la gestione del canale di Mortacino può agevolare risposte rapide ed in linea con la legge.

La politica sul tema di Rio Martino deve essere sintesi. Non è accettabile, come cittadini, leggere quello che abbiamo letto nel carteggio dei funzionari del comune di Latina verso la Provincia: tra enti si collabora e non si cerca di individuare il nemico di comodo a coprire proprie negligenze

Oggi Piazza del Popolo deve dare una risposta alla sua comunità senza servirsi di  alcun paracadute, dal momento che il progetto del consorzio ha superato tutti gli scogli amministrativi del caso.

La squadra che abbiamo messo in piedi non mollerà di un millimetro il cammino intrapreso, cercando di coinvolgere tutte le attività commerciali presenti sull’area di Rio Martino per fare emergere il profondissimo disagio che questa situazione sta creando.

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