AD APRILIA “DIFFERENZIO ANCHE IO ALL’OMBRA” DEL CONFLITTO D’INTERESSI

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differenzio

Campoverde, 15 Aprile 2019. Tre pullman della Tesei Bus accompagnano una scolaresca nel discusso impianto Ex-Kyklos, ora gestito da Acea, per una sessione della cosiddetta “educazione ambientale”.

Un impianto che, come noto, ha avuto una storia travagliata e dolorosa: nel 2012 e 2014 due incendi si sviluppano all’interno e le operazioni dei Vigili del Fuoco vengono ostacolate dalla presenza di un traliccio dell’alta tensione; sempre nel 2014 il tragico incidente dei due operai, Roberto Papini e Fabio Lisei, che perdono la vita all’interno dell’impianto a causa di sostanze velenose. A ucciderli all’istante, l’acido solfidrico esalato durante le operazioni di carico del percolato che i due operai avrebbero dovuto mettere nell’autocisterna di un camion, condotto poi all’impianto di smaltimento Mira di Orvieto.
Alla sbarra per quella tragedia, l’ex amministratore Kyklos Alessandro Filippi, i dirigenti Kyklos Sebastiano Reveglia e Fabrizio Martinelli, i titolari delle due ditte esterne per cui lavoravano le vittime, Davide e Danilo Mira, e il rappresentante della Eco 2000 di Perugia, Andrea Pula, che aveva subappaltato lo svuotamento delle cisterne di percolato dell’impianto di compostaggio.

Nel 2017 l’impianto Acea (o ex Kyklos) viene chiuso per malfunzionamenti e inquinamento ambientale. Successivamente è riaperto e dato in gestione ad un Commissario nominato dalla magistratura. Attualmente la Regione Lazio ha disposto il riesame dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) in cui è presente l’autorizzazione riguardante l’edificazione di tre biogas che porterebbero l’impianto a trattare 120mila tonnellate ogni anno di organici e fanghi.
E senza contare che la struttura Acea si trova a pochi metri da un nucleo di abitazioni, non proprio in linea con la legge in materia di case sparse e caseggiati.

La vicinanza dell’impianto alle case sparse: in giallo l’attuale impianto, il blu è la parte di nuova costruzione, nel cerchio rosso il traliccio dell’alta tensione che ha ostacolato nel 2014 le operazioni dei Vigili del Fuoco impegnati a spegnere un pericoloso incendio

L’APPELLO DEI CITTADINI

Il passato drammatico e complesso non ha fatto cambiare idea al sindaco di Aprilia Sindaco di Aprilia Antonio Terra. Nonostante il potenziale di impianto inquinante, due morti e un processo, il primo cittadino continua a promuovere le visite delle scolaresche all’ex Kyklos, nell’ambito del progetto denominato “Differenzio anche io“.
Solo il 15 aprile scorso l’ennesima denuncia da parte dei cittadini, questa volta del Comitato No Deposito Rifiuti Colli del Sole che ammoniva sindaco e giunta rispetto a questa “strana” gita educativa:
“È inaccettabile ciò che sta succedendo in questo momento presso l’impianto Acea ex Kyklos di Aprilia. Continuano le visite degli studenti negli impianti insalubri. Non è accettabile che l’amministrazione comunale di Aprilia continui a portare le scolaresche all’interno di questi impianti, nei quali lo vogliamo ricordare, perché forse se lo sono dimenticati, possono accadere incidenti mortali e incendi. Il Sindaco Terra e l’assessore alla pubblica istruzione devono VIETARE queste gite alle scolaresche, NON si possono esporre i ragazzi a certi agenti. Vogliamo ricordare che 5 giorni prima dell’incidente che causò la morte dei due operai, gli studenti erano in visita all’impianto. Perché agli studenti non li portate a vedere le aziende agricole, le grandi eccellenze apriliane e i produttori di vino riconosciuti a livello internazionale? Aprilia non vive con gli impianti di trattamento rifiuti, i quali oltre ad appestare l’aria, non creano posti di lavoro, ma solo deprezzamento del nostro territorio.
Un appello ai genitori, NON MANDATE I FIGLI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI sono insalubri”.

Antonio Terra Sindaco di Aprilia

A seguito dell’appello del Comitato, il sindaco Antonio Terra, tramite una dichiarazione apparsa su Latina Oggi il 16 Aprile, ha sostenuto di non sapere che l’ex Kyklos fosse coinvolto nel progetto. Eppure, controllando gli atti, si potrà notare come a deliberare il progetto “Differenzio anch’io” della Virtus Basket Aprilia nel 2011 fu la Giunta D’Alessio, di cui Antonio Terra era vice Sindaco. E non è tutto. In un protocollo d’intesa siglato precedentemente, il 14 settembre 2010, e firmato dal Comune di Aprilia, da Progetto Ambiente S.p.A. (la società partecipata del Comune di Aprilia che gestisce la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti) e dall’allora Kyklos, all’interno dell’articolo 4bis vengono citati gli eventi “educativi” da organizzare proprio nell’impianto Kyklos, ora Acea.

DIFFERENZIO ANCHE IO E IL CONFLITTO D’INTERESSI

Come detto, Differenzio anch’io è un progetto, patrocinato dal Comune di Aprilia, della Virtus Basket Aprilia, a cui partecipano anche la Rida Ambiente srl (la nota società che gestisce l’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani e speciali) e la Self Garden (altrettanto nota per gestire il relativo impianto di compostaggio).

Il 26 settembre del 2017 il Comune di Aprilia ha deciso di supportare il progetto tramite un finanziamento annuale di 5000 euro da utilizzare per l’acquisto di vario materiale scolastico presso le cartolibrerie del posto.

Il progetto è basato su un’intesa tra il Comune, la Virtus Basket e la Kyklos, e prevede la partecipazione di atleti e tecnici della società sportiva come testimonial durante le visite che avranno e hanno avuto luogo proprio nell’Impianto Ex Kyklos (ora Acea).

Solo poco dopo, entrano a far parte del progetto anche la Self Garden e la Rida srl la quale, come dichiarato nel suo sito, ha contribuito con 188.498 euro alla realizzazione di Differenzio anch’io.

Fino ad ora, niente di contestabile se non fosse che sarebbe meglio predisporre per i bambini delle elementari l’educazione ambientale in altri luoghi, preferibilmente non in un impianto che è diventato famigerato a causa del decesso di due esseri umani, già sequestrato e con un commissario nominato dalla Procura della Repubblica di Latina. Epperò, approfondendo la questione, c’è di più.
Il presidente della Virtus Basket, ossia la promotrice e ideatrice di Differenzio anch’io, è il Dott. Roberto Lupelli che nella vita ha un ruolo particolare e delicato: è l’ispettore dell’ASL di Latina per il dipartimento prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, oltre che ufficiale di Polizia Giudiziaria e facente parte del team di medici che ha redatto l’atteso Studio Epidemoliogico di Aprilia, da cui è emersa una preoccupante incidenza tumorale.

E allora, dal momento che siamo ingenui, viene da chiedersi se in una situazione come questa non emerga un eventuale conflitto d’interessi. Lupelli, esercitando la doppia funzione di Ispettore Asl e Presidente della Virtus Basket Aprilia, riceve donazioni nell’ambito di un progetto educativo di cui la società sportiva da lui rappresentata (e di cui presumibilmente è il tutore legale) ha un ruolo centrale. Tali donazioni arrivano da società (come la Rida che ha elargito a Differenzio anch’io quasi 190mila euro) che sono sotto il controllo di Lupelli stesso quando smette i panni di presidente della Virtus e ricopre quelli di ispettore ASL. 

In sostanza, e la domanda è d’obbligo: la professione di ispettore Asl nei luoghi di lavoro non è in conflitto d’interesse quando, attraverso un progetto di educazione ambientale, si ricevono donazioni dalle società che devono/dovrebbero essere sottoposte a controlli da parte della Asl di Latina?
E non sarebbe neanche la prima volta che accadono di questi inopportuni intrecci ad Aprilia. All’interno dell’Osservatorio Rifiuti di Aprilia, infatti, sedeva come consigliera, Tiziana Vona, proprietaria di circa il 50% delle quote della summenzionata Self Garden. Il controllore che è in rapporti col controllato o che è addirittura la stessa persona: una vecchia storia italiana di cui la città del nord pontino non fa difetto.

Da destra a sinistra: Roberto Lupelli (ispettore ASL), il Sindaco di Aprilia Antonio Terra e l’ex Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi

 

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