ACCORDI PER IL COMUNE IN ALTO MARE, TRIPODI: “COLETTA CHIEDA SCUSA”

Damiano Coletta, Angelo Tripodi e Giovanna Miele
Damiano Coletta, Angelo Tripodi e Giovanna Miele

Il consigliere regionale della Lega ribadisce che Damiano Coletta, il Sindaco di Latina, deve chiedere scusa per le accuse lanciate in campagna elettorale. Ma l’esponente pontino aggiunge altro: “Da Giovanna Miele fughe in avanti”

Scritto e a cura di Ivan Eotvos

La trattativa tra centrodestra e centrosinistra per una road map condivisa va avanti a passo spedito, questo si legge sui giornali. Il Comune di Latina sembra placidamente incardinato verso la via di una grande coalizione di governo in stile Draghi ma senza ministri (assessori) tecnici, più verso un rimpastone politico alla ricerca della quadra. Una quadra non facile da trovare, visto che il Sindaco uscente è stato sì riconfermato al ballottaggio, ma con la formula retorica (ormai straconsumata anche a livello locale sui giornali) della cosiddetta “anatra zoppa”, ovvero con la coalizione del Sindaco in minoranza in consiglio comunale. Su queste basi si sta facendo un piano per un Coletta Bis, fondamentalmente bi-partisan con tutti i partiti (o quasi) del consiglio rappresentati in Giunta, una uscita anticipata del suddetto Sindaco verso il 2023 con tanto di apertura ad un futuro nella politica nazionale (probabilmente Senato) e l’assegnazione di posti importanti anche per le “minoranze” di centrodestra. A questo proposito, la presidenza del Consiglio andrebbe allo sfidante, Vincenzo Zaccheo, al quale certo non manca la caratura istituzionale per ricoprire il ruolo (qualunque cosa questo possa significare). Tutti felici insomma, Pd, Lbc, Fratelli d’Italia, perfino la Lega, che era presente alle riunioni e faceva proposte migliorative. Ma se è così, perché allora uno dei massimi esponenti locali della Lega, Angelo Tripodi, Consigliere Regionale turbo salviniano, da sempre molto più incline alla destra dello schieramento che non al centro, appare scontento? E non poco, a vedere cosa scrive su Facebook: “Nessuno può permettersi di infangare l’avversario. Vale anche per Coletta che vorrebbe fare un patto col centrodestra”.

· Cosa succede, Consigliere Tripodi, non è contento di fare un patto con Coletta per il governo?

Un accordo reale ancora non c’è, questo ve lo do per certo perché ho sentito esponenti di Forza Italia fino a poco fa. Ognuno ha le sue idee, chi vuole fare l’accordo, chi no, chi vorrebbe mandarlo a casa subito e via dicendo. Per ora il primo ostacolo è il bilancio di dicembre, si vedrà, ma credo che quello che sta trapelando sia frutto di una serie di fughe in avanti.

· Eppure la Lega era presente alle riunioni di queste ore, anche con Giovanna Miele (ndr: consigliere comunale più votato nella Lega alle elezioni amministrative) che pare sia intervenuta con proposte migliorative durante le riunioni, almeno da quel che dicono le ricostruzioni dei giornali di queste ore. Ma non è che ci sono due anime nella Lega, una che spinge per l’accordo e l’altra che invece lo ripudia?

Negli incontri c’era il Senatore Gianfranco Rufa, coordinatore provinciale della Lega e il sottoscritto che abbiamo partecipato a tutti gli incontri fino ad oggi. In quest’ultimo incontro di ieri invece abbiamo voluto rendere partecipi i consiglieri comunali Miele e Valletta. Giovanna Miele poi è tra quelli esponenti che ha fatto un po’ una fuga in avanti con delle ricostruzioni che lasciavano intendere che esistesse un accordo di massima molto strutturato ma in sede di riunioni abbiamo detto al Sindaco Coletta che prendiamo atto della bozza di cronoprogramma che ci ha sottoposto il Primo Cittadino e faremo una revisione per inserire le nostre priorità. Il foglio era ancora caldo di fotocopia, dire che ci sono accordi sul tavolo è assolutamente prematuro.

· Parliamoci chiaro, negli ultimi anni tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia c’è sempre stata tensione. I primi due hanno sempre accusato Forza Italia, e in particolar modo il Senatore Claudio Fazzone di manovrare la politica di Latina da altre sedi. È quello che sta succedendo ora?

In questo momento stiamo invece facendo un grande lavoro di squadra insieme a Calandrini (Fratelli d’Italia) e Calvi (Forza Italia) e aggiungerei anche con il grande apporto di Vincenzo Zaccheo. Poi di voci di popolo ne girano tante, io posso dire nel concreto che stiamo lavorando molto bene insieme. Per quanto mi riguarda io sono per non entrare in questa giunta, al 100%. Questa è la mia personale visione, poi vediamo cosa decideranno gli altri. Ci dobbiamo prendere tutto quello che ci spetta, presidenza d’aula e di commissioni.

· Lei ha stigmatizzato l’atteggiamento tenuto da Coletta in campagna elettorale il quale ha parlato, come sostiene, di “sistema clientelare”e”portavoce di lobbie”, finanche “pericoloso”. Secondo Lei, a cosa voleva rimandare Coletta? C’entrano le inchieste che hanno coinvolto anche esponenti politici della Lega?

Loro hanno usato queste cose contro tutto il centrodestra come se le persone fossero tutte delinquenti e invece loro sono i santi. Al primo turno durante un incontro pubblico ha detto che di là stavano tutti delinquenti e poi lui aveva il condannato in lista. Anche dopo la vittoria non ha smorzato questo atteggiamento, ha parlato di noi come quelli che hanno lasciato il malaffare in Comune. Siamo o non siamo malaffare? E se lo siamo, come fai a fare accordi con il malaffare? Evidentemente ci vuole una pacificazione politica, qualsiasi accordo deve partire da una presa di coscienza e dalle scuse alle persone che ha offeso personalmente, ma io direi proprio al centrodestra. Se poi lui ha delle accuse specifiche su una persona lo faccia, ma il centrodestra deve ricevere le scuse del massimo rappresentante di Latina Bene Comune, ovvero il Sindaco Coletta. È una base fondamentale per ripartire, io sono una persona perbene, e i cattivi stanno ovunque. Non bisogna generalizzare.

· Che giudizio ha del governo di Damiano Coletta fino ad oggi?

Assente verso il territorio

· E se è così, la Lega potrà mai fare un accordo?

Forse anche per risvegliarlo. Magari per fare il bene dei commercianti, per esempio con un piano del commercio sul quale non è stato fatto nulla ma del quale si sente un grande bisogno. Ed è solo uno dei tanti temi. 

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