ABUSI SESSUALI DEL PROF DI RELIGIONE: FRATESCHI GIUDICATO COL RITO ABBREVIATO

Sarà giudicato con il rito alternativo Alessandro Frateschi, il professore di religione accusato di pedofilia

Alla fine, l’avvocato difensore Donatello Donofrio che difende l’ex professore di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina, il 50enne terracinese Alessadro Frateschi, ha chiesto il rito abbreviato per il suo assistito. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha accolto l’istanza e il rito abbreviato secco – senza l’audizione di ulteriori periti o testimoni – si celebrerà il prossimo 28 giugno quando il pubblico ministero Giorgia Orlando chiederà con tutta probabilità la condanna dell’ex diacono pontino. Dopodiché, il 12 luglio la parola passerà alla difesa e alle parti civili. Infine, con buona possibilità, il Gup Morselli emetterà la sentenza per l’uomo finito sotto i riflettori giudiziari e mediatici.

Solo pochi giorni fa, peraltro, Frateschi aveva subito un altro rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta. Il professore di religione, accusato di aver abusato sessualmente di cinque minorenni, quando ancora insegnava al liceo Ettore Majorana di Latina ed era un diacono della Diocesi pontina, affronterà quindi il giudizio con il rito alternativo che prevede uno sconto di un terzo della pena. Una decisione molto probabilmente dettata dal fatto che l’uomo, da non molto, è finito dietro le sbarre del carcere di Latina.

Frateschi, infatti, ha subito un aggravamento della misura cautelare: per lui, così come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, era scattata la misura del carcere, in quanto dai domiciliari aveva continuato a ricevere persone estranee alla sua cerchia famigliare.

Oggi, invece, la consulente psicologa nominata dal Gip Morselli, Alessia Micoli, ha depositato la perizia su due delle cinque vittime minorenni, accertando che i giovani, nel corso dell’incidente probatorio tenutosi in precedente udienza, hanno ricostruito con verosimiglianza ciò che è accaduto tra loro e l’ex professore, senza dimostrare di avere acrimonia o altri motivi per accusarlo. In sostanza, i giovani erano idonei ad svolgere l’incidente probatorio e sono stati considerati attendibili.

Un surplus di approfondimento deciso dal giudice che si è rivelato positivo sul versante della testimonianza dei ragazzi coinvolti negli abusi sessuali, i quali, come spiega l’avvocato di parte civile, Nicodemo Gentile, hanno fatto fatica a ricordare tutto, ma hanno dato prova di essere lucidi pur dovendo ripercorrere fasi difficili della propria vita.

L’ex docente deve rispondere di violenza sessuale aggravata dal fatto che le cinque vittime, al momento dei fatti, erano minorenni. Il Garante dell’infanzia regionale, Monica Sansoni, e le cinque vittime minorenni sono assistite dagli avvocati Nicodemo Gentile, Antonio Cozza e Francesca Giuffrida. Qualcuno di loro è diventato maggiorenne nel frattempo, mentre chi è ancora minorenne ha presentato richiesta tramite i genitori. 

A settembre 2023, dopo la seconda ordinanza disposta dalla Procura di Latina, l’uomo aveva scelto il silenzio nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Molfese. L’ex diacono, sospeso dal vescovo di Latina, Mariano Crociata, una volta saputo della prima indagine lo scorso gennaio 2023, doveva rispondere dell’ultimo arresto scattato il 12 settembre per aver abusato sessualmente due volte, nel 2018, di un minore di 14 anni, figlio di amici.

Tra i particolari più sconcertanti e gravi della vicenda denunciati dal ragazzo che oggi ha 18 anni, ci sono quelli che fanno riferimento a una partita di calcio guardata in televisione, nel giugno 2018, quando il professore lo avrebbe spogliato e toccato nelle parti intime, non prima di avergli fatto vedere un “porno” dove a compiere atti sessuali era un prete.

Inoltre, secondo gli inquirenti, nell’indagine portata avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Latina, diretti dal Tenente Monica Loforese, coordinati dall’ex Procuratore Aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza (la Procura di Latina è oggi rappresentata dal sostituto procuratore Valentina Giammaria), l’insegnante di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina, approfittando del proprio ruolo, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni (tre in tutto) e poi incominciava un intenso rapporto telematico (utilizzando Instagram) intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di violenza di tipo sessuale.

Quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali” hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti. Durante l’attività di indagine compiuta, i Carabinieri hanno appurato, inoltre, che nel recente passato, l’uomo approfittando del suo impegno in altre attività a Terracina, a stretto contatto con i minori, avrebbe commesso analoghe condotte delittuose.

A margine della drammatica vicenda, è spuntato anche un altro guaio per Frateschi, il quale, in questi mesi, è stato anche sospeso come funzionario per aver sottratto 50mila euro dalle casse dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero di Latina.

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