RICEVE PERSONE IN CASA: L’EX PROF DI RELIGIONE PEDOFILO FINISCE IN CARCERE

Tribunale di Latina

Professore di religione, accusato di abusi sessuali nei confronti di cinque minorenni, viola le restrizioni degli arresti domiciliari

Ha subito un aggravamento della misura cautelare il professore di religione e diacono sospeso dalla Diocesi, Alessandro Frateschi, 50enne noto alle cronache con l’accusa di aver abusato sessualmente di cinque minorenni.

Il 50enne, originario di Terracina, sulla scorta di accertamenti dei Carabinieri di Latina, è finito dietro le sbarre nel carcere di Latina, in quanto, pur avendo la restrizione di non poter avere contatti con l’esterno, è accusato di aver ricevuto in casa più di una persona. Si tratta di uomini adulti estranei alla cerchia famigliare, ossia la moglie e i figli, e quindi persone che il 50enne non poteva vedere.

Per tale ragione, il sostituto procuratore Giorgia Orlando ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, l’aggravamento della misura cautelare che è scattata e Frateschi è stato tradotto in carcere.

Gli adulti sarebbero stati ricevuti nella sua casa a Terracina, dove Frateschi si trovava i domiciliari. Si tratta di più episodi avvenuti in un arco temporale piuttosto lungo, di mesi.

Per quanto riguarda l’iter giudiziario del suo caso, non sarà probabilmente breve l’udienza preliminare davanti al giudice del Tribunale di Latina, Laura Morselli, che vede l’uomo – ex insegnante al Liceo Ettore Majorana di Latina, nonché diacono poi sospeso dal Vescovo Mariano Crociata come indagato per abusi sessuali su minori, difeso dagli avvocati Donatello Donofrio e Carlo Fusco.

Il prossimo 24 maggio, giorno fissato per un nuovo “round” dell’udienza preliminare, la consulente psicologa nominata dal Gip Morselli, Alessia Micoli, dovrà depositare la perizia su due delle cinque vittime minorenni. Dopodiché, il gip Morselli stabilirà i prossimi passi. In quella data, gli avvocati difensori potrebbero fare richiesta che il loro assistito sia giudicato col rito abbreviato. Ad aprile, in udienza preliminare, erano stati ascoltati dal Gip Morselli, nel corso di un incidente probatorio, le vittime minorenni che avevano confermato quanto detto in precedenza agli organi inquirenti, aggiungendo anche qualche particolare utile all’accusa.

Il Gup Morselli ha inserito nell’incidente probatorio una perizia psicodiagnostica che dovrà valutare lo stato emotivo dei minorenni e, in sostanza, l’attendibilità degli stessi rispetto alle accuse contro Frateschi. Il perito psicologo dovrà valutare anche la capacità di raccontare i fatti accaduti da parte dei minorenni.

L’ex docente deve rispondere di violenza sessuale aggravata dal fatto che le cinque vittime, al momento dei fatti, erano minorenni. Il Garante dell’infanzia regionale, Monica Sansoni, e le cinque vittime minorenni sono assistite dagli avvocati Nicodemo Gentile, Antonio Cozza e Francesca Giuffrida. Sono tutti parti civili. Qualcuno di loro è diventato maggiorenne nel frattempo, mentre chi è ancora minorenne ha presentato richiesta tramite i genitori. 

Nessuna richiesta di parte civile è pervenuta da parte della Diocesi pontina, né da parte del liceo Majorana. Peraltro, l’avvocato delle parti offese aveva chiesto che la medesima Diocesi fosse dichiarata dal Tribunale di Latina responsabile civile per gli abusi commessi sui minori. Ad ogni modo, il Gup Morselli si era pronunciata anche su questo, escludendo che la Diocesi pontina sia responsabile civile degli episodi dannosi. Ne frattempo, sempre ad aprile, la Diocesi ha licenziato Frateschi dall’incarico che aveva nell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero di Latina, in quanto l’uomo è accusato di aver fatto prelievi dal conto e di essersi intascato circa 50mila euro.

A settembre 2023, dopo la seconda ordinanza disposta dalla Procura di Latina, Frateschi aveva scelto il silenzio nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Molfese. L’ex diacono, sospeso dal vescovo di Latina, Mariano Crociata, una volta saputo della prima indagine lo scorso gennaio 2023, doveva rispondere dell’ultimo arresto scattato il 12 settembre per aver abusato sessualmente due volte, nel 2018, di un minore di 14 anni, figlio di amici.

Tra i particolari più sconcertanti e gravi della vicenda denunciati dal ragazzo che oggi ha 18 anni, ci sono quelli che fanno riferimento a una partita di calcio guardata in televisione, nel giugno 2018, quando il professore lo avrebbe spogliato e toccato nelle parti intime, non prima di avergli fatto vedere un “porno” dove a compiere atti sessuali era un prete.

Inoltre, secondo gli inquirenti, nell’indagine portata avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Latina, diretti dal Tenente Monica Loforese, coordinati dall’ex Procuratore Aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, l’insegnante di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina, approfittando del proprio ruolo, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni (tre in tutto) e poi incominciava un intenso rapporto telematico (utilizzando Instagram) intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di violenza di tipo sessuale.

Quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali” hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti. Durante l’attività di indagine compiuta, i Carabinieri hanno appurato, inoltre, che nel recente passato, l’uomo approfittando del suo impegno in altre attività a Terracina, a stretto contatto con i minori, avrebbe commesso analoghe condotte delittuose.

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