A SEZZE IL NEO-MELODICO CHE SI FA I SELFIE CON “ESPONENTI DI FAMIGLIE DI COSA NOSTRA”

Daniele De Martino
Daniele De Martino

È atteso a Sezze, presso il Gran Caffè Isa, il cantante neo-melodica Daniele De Martino: a Palermo solo pochi giorni fa gli è stata vietata l’esibizione

È molto conosciuto negli ambienti dei neo-melodici, ottimo seguito tra i giovani e notorietà assicurata. Solo che c’è un “ma”, lo stesso che ha generato le polemiche per cui, a Sperlonga, il concerto del neo-melodico Rosario Miraggio è saltato per volere della “Parrocchia Santa Maria Sperlonga“. In quel caso, il problema di Miraggio, che avrebbe dovuto esibirsi alla festa patronale, era quello di aver dedicato una canzone al boss di camorra Nicola Carfora, condannato anni prima all’ergastolo per l’omicidio dell’imprenditore Michele Cavaliere restio a pagare il pizzo.

Ora è la volta di Daniele De Martino a cui, il 15 settembre scorso, il Questore di Palermo Leopoldo Laricchia ha vietato il concerto previsto venerdì 16 settembre, al teatro Vito Zappalà di Mondello. Il concerto, come riportano le cronache locali, era già sold out. E si annuncia il tutto esaurito anche a Sezze per il prossim 2 ottobre al “Gran Caffè Isa” poiché, come sostiene l’organizzatore, sono attesi mimino 500 persone.

A luglio scorso, un suo concerto era già stato annullato ad Artena, la cittadina dei cosiddetti gemelli Bianchi, condannati all’ergastolo per l’omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte. All’esibizione del cantante neo melodico aveva detto no il commissario prefettizio Antonio Orecchio tramite l’ordinanza n.44 del 12 luglio 2022 che cita, per di più, l’avviso orale emesso nei confronti di De Martino nel giugno 2021 dal Questore di Palermo.

De Martino, che conta 600mila follower su Facebook e più di 155mila brani scaricati su Spotify, è noto alla Questura di Palermo perché si è fatto fotografare con personaggi vicini a Cosa nostra e per i brani di alcune sue canzoni che si scagliano contro i collaboratori di giustizia, chiamati con disprezzo “pentiti”. Sempre nel 2021 il cantante ha diffuso svariati messaggi che istigano alla violenza, costruiscono una retorica di esaltazione delle azioni criminali, arrivando persino ad attaccare l’operato di chi lotta contro la mafia.

“La non estraneità del trentenne palermitano al mondo malavitoso – scriveva così nel 2021 la Questura di Palermo – è sottolineata dalla pubblicazione di alcuni selfie che lo immortalano in atteggiamenti confidenziali con persone pregiudicate esponenti di famiglie di Cosa nostra“.

“Il cantante – continua il provvedimento del Questore di Palermo – con il suo comportamento ha messo in pericolo la sanità, la sicurezza e la tranquillità pubblica, ciò in ragione del fatto che gli espliciti messaggi consegnati in più occasioni ai moderni mezzi di comunicazione contengono gravi espressioni visive e verbali che implicano una istigazione alla violenza, un’esaltazione delle gravi azioni antigiuridiche connesse alla criminalità organizzata, un’accettazione e condivisione di comportamenti e azioni contrari ai valori morali della società civile e lesive delle Istituzioni dello Stato. I messaggi – concludeva la nota – appaiono in grado di influenzare le coscienze di numerose persone. Pertanto il questore ha invitato formalmente il cantante a modificare il proprio comportamento sociale nel rispetto della legge a tutela della sicurezza pubblica“.

Sentito al telefono, il manager di De Martino si dice sicuro e dichiara che ad Artena, dopo il niet del commissario prefettizio, sono scattate denunce. Per il manager il concerto del neo-melodico si può fare senza problemi: “De Martino è un ragazzo perbene che canta l’amore”. E già minaccia denunce preventive a chi prova a fare domane.

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