Arrestato mentre trasportava 125 chili di hashish in un doppiofondo di una Fiat Ducato rubata a Latina: condannato il pontino di 59 anni
A giugno 2021, quando fu interrogato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze Sara Farini, Daniele Piovesan, 59 anni, di Borgo Carso, si era avvalso della facoltà di non rispondere, dichiarando altresì spontaneamente di non sapere che all’interno del furgone che guidava vi fossero 26 panetti di hashish termosaldati per un ammontare di 125 chili di sostanza stupefacente.
Il Gip Farini aveva convalidato l’arresto e concesso una misura meno afflittiva a Piovesan per ragioni di salute. Rimanevano ovviamente molti dubbi sulla vicenda: primo perché il mezzo era rubato e poi, soprattutto, perché la vicenda era all’attenzione degli investigatori intenti a capire quale tragitto stesse compiendo Piovesan, fermato sulla A1 dalla Polizia Stradale, e soprattutto per conto di chi. Per tali ragione, l’uomo era accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e riciclaggio.
Il Tribunale di Firenze, a distanza di oltre un anno, ha condannato il latinense a 4 anni di reclusione a fronte della richiesta del Pubblico Ministero per 7 anni. Per l’auto su cui viaggiava, non più il reato di riciclaggio ma quello di ricettazione.
Piovesan era stato fermato nel primo pomeriggio dell’8 giugno da una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Firenze la quale aveva sottoposto a controllo, in corrispondenza del casello A/1 di Firenze Nord, la sua Fiat Ducato.
Immediatamente, a un primo controllo dei documenti di circolazione, erano emersi dubbi circa la lecita provenienza del veicolo. A destare sospetti l’immatricolazione del veicolo più datata rispetto alle targhe. Successivamente, a seguito di successivi e approfonditi accertamenti, il mezzo era risultato provento di furto avvenuto due mesi prima a Latina.
La rimozione del pianale aveva permesso di rinvenire un doppiofondo, nascosto da una botola ad azionamento idraulico, all’interno della quale sono state rinvenute 26 buste di cellophane termosaldate contenenti delle confezioni sferiche nelle quali risultava occultata sostanza stupefacente, identificata come hashish, per un peso complessivo di circa 125 kg.