Aprilia, la società Loas Italia srl, dopo la positiva conclusione della conferenza dei servizi, ottiene l’autorizzazione unica a trattare i rifiuti non pericolosi
Passato quasi un anno dal maxi incendio del 9 agosto 2020, la società Loas Italia Srl si vede ripristinare dalla Provincia di Latina l’autorizzazione a smaltire i rifiuti non pericolosi all’interno del suo impianto.
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A giugno scorso, l’avvenuta conclusione positiva della Conferenza dei servizi nelle more di un giudizio amministrativo che ancora deve vedere la fine presso il Consiglio di Stato. Come noto, il Tar, a marzo 2021, aveva annullato, previo ricorso della Loas Italia srl, l’interdittiva antimafia della Prefettura di Latina. In attesa dell’udienza di merito di Palazzo Spada, la medesima Prefettura aveva fatto riferimento alla sentenza del Tar , in sede di Conferenza di Servizi, svoltasi ad aprile 2021. Non fa fede, quindi, la sospensione di quella pronuncia del Tar da parte dei giudici del Consiglio di Stato, ma a valere è il provvedimento del Tar medesimo disposto a marzo 2021.
Nel frattempo, a luglio 2021, la Procura di Latina ha chiuso l’inchiesta per vari reati ambientali e incendio colposo a carico di Antonio Martino e Liberato Ciervo in qualità di soci della Loas Itali srl, e del legale rappresentante Alberto Barnabei.
Dunque, un triplo binario per la Loas Italia srl, il cui incendio – due capannoni su tre – ha funestato l’ambiente di Aprilia, e non solo, addirittura di più, secondo i dati degli enti preposti, dell’altro spaventoso rogo sviluppatosi all’Eco X di Pomezia (maggio 2017): l’indagine penale del Procuratore aggiunto Carlo Speranza e del sostituto procuratore Andrea D’Angeli; l’atteso pronunciamento del Consiglio di Stato sull’annullamento o meno dell’interdittiva antimafia, che rappresenterebbe un diniego totale alle attività dell’azienda di Via della Cooperazione; il percorso amministrativo e autorizzatorio che fa tornare le lancette del tempo e delle attività della Loas a prima del rogo funesto.
E sì che nell’autorizzazione unica pubblicata oggi 23 luglio sull’Albo Pretorio della Provincia di Latina (emessa il 21 luglio), a firma del Dirigente del Settore Ecologia e Tutela del Territorio Antonio Nardone, viene ricordato come il 17 novembre 2020 lo stesso Ente di Via Costa aveva disposto il diniego del rinnovo all’autorizzazione unica che faceva divieto alla Loas di proseguire ogni attività di smaltimento e recupero rifiuti non pericolosi.
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In seguito, a marzo 2021, la Loas faceva espressa richiesta, tramite istanza verso gli enti competenti, di poter essere autorizzata a smaltire i rifiuti speciali non pericolosi generatisi con l’incendio del 9 agosto, oltreché allo scarico della acque meteoriche.
Ora, dopo l’anticipazione in ragione della conferenza dei servizi andata a dama, la Provincia emette l’autorizzazione unica per l’impianto che è inserito all’interno dell’area del Consorzio per lo Sviluppo Industriale Roma-Latina.
Tra le operazioni autorizzate il trattamento biologico e il trattamento fisico-chimico dei rifiuti (da cui verranno prodotti fanghi) presenti nell’area gestita dall’azienda di Aprilia, per un impianto che potrà accogliere 5 tonnellate al giorno e al massimo 90 tonnellate all’anno di rifiuti liquidi acquosi.
La durata della nuova autorizzazione unica sarà pari al tempo necessario al ripristino ambientale del sito.