Scandalo Asl di Latina: la Dirigenza dell’Azienda Sanitaria locale ha sospeso tutti e sei i dipendenti coinvolti nell’inchiesta di Squadra Mobile e Guardia di Finanza
Erano nell’aria e alla fine i provvedimenti sono arrivati. Sono stati sospesi dall’Asl di Latina tutti e sei i dipendenti coinvolti nell’inchiesta derivante dal concorso da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Asl Latina (ente capofila), Asl Viterbo e Asl Frosinone.
Sei erano, infatti, i dipendenti di cui la Squadra Mobile e la Procura di Latina ritengono provata la circostanza di aver ottenuto le dritte per le prove orali, contattati direttamente, con tanto di intercettazioni a comprovare lo scambio, dall’ex Direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina e dirigente Uoc Reclutamento (sospeso) Claudio Rainone.
Si tratta, come noto, di domande concordate da Rainone con i candidati che esprimono la loro preferenza su quale materia rispondere di fronte alla Commissione esaminatrice di cui l’ex Direttore amministrativo era Presidente.
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A quel concorso da 23 posti, sei sono state, infatti, le persone finite all’attenzione di inquirenti e investigatori: si tratta di Laura Ruggieri, Andrea Cominato, Anna Di Marco, Marianna D’Angio, Giuseppe Tomao e Matteo Di Domenico. Questi ultimi due rappresentano per inquirenti e investigatori la prova della cosiddetta regia politica: il primo, Tomao, era Presidente del Consiglio Comunale di Minturno dimessosi in seguito all’inchiesta (e anche tramite pressioni di Moscardelli) e il secondo è figlio della Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta Pina Rosato, tutti del PD e vicini a Moscardelli.
Su Tomao e Di Domenico, peraltro, in seguito all’ultima ordinanza di custodia cautelare che ha visto di nuovo destinatario Claudio Rainone (domiciliari) e soprattutto Claudio Moscardelli (ai domiciliari anche lui, per domani è atteso l’interrogatorio di garanzia), c’è la prova, come risulta dalle indagini, che è stato il Segretario provinciale del Partito Democratico, ad oggi sospeso dalla carica, ad aver fornito i numeri al suddetto Rainone. Da lì le telefonate di Rainone con i cosiddetti “pensierini” ai candidati prima della prova orale del concorso.
Tale concorso si è concluso a novembre 2020 e i sei oggi sospesi dall’Asl lavoravano da mesi nell’amministrazione dell’azienda sanitaria. C’è anche da dire che oltreché a loro e agli altri 17 vincitori, la graduatoria degli idonei abili e arruolati è arrivata fino al numero 65.
Ad ogni modo, oggi 7 luglio, le sei delibere firmate dal Direttore generale Silvia Cavalli hanno sospeso i sei dipendenti (con dimezzamento dello stipendio) proprio per il procedimento penale che li vede ad oggi indagati dalla Procura di Latina come beneficiari degli aiuti per superare il concorso.