VILLINI ABUSIVI DEI DI SILVIO/DI STEFANO: PRONTE PER LA DEMOLIZIONE

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Lottizzazione abusiva dei Di Silvio/Di Stefano a Borgo San Michele

Lottizzazione abusiva a Borgo San Michele: i villini del Clan Di Silvio acquisiti al patrimonio del Comune per la demolizione

La decisione era annunciata già mesi fa per quel complesso edilizio costruito a Borgo San Michele dalle famiglie Di Silvio/Di Stefano in assenza di qualsivoglia atto amministrativo e men che meno di autorizzazioni o licenze a costruire. Il 16 marzo scorso, dopo il sequestro disposto dalla Procura di Latina ed eseguito dalla Questura, le sei villette riconducibili al Clan Di Silvio furono sgomberate.

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Come noto, ad essere indagati per lottizzazione abusiva sono Annamaria Di Silvio e Alessandro Di Stefano, rispettivamente moglie e marito, Sabrina Boffi cognata dei due e sposata con Franco Di Stefano (fratello del primo), e, infine, un’altra donna, non legata da vincoli di parentela, ma amica di famiglia. Sotto la lente degli investigatori anche il padre dei Di Stefano, il catanese Salvatore Di Stefano trasferitosi da tempo qui a Latina, e Fabio Di Stefano destinatario di un provvedimento di interdittiva da parte del Prefetto di Latina riguardante il bar che gestisce in Via Bruxelles a Latina, il “Perla nera” (dal soprannome di sua moglie).

Alessandro e Fabio Di Stefano hanno sposato rispettivamente Annamaria Di Silvio, sorella di Costantino “Patatone” Di Silvio, e la figlia di Giuseppe “Romolo” Di Silvio, ritenuto al vertice della famiglia di Campo Boario/Gionchetto, Angelina Di Silvio. Entrambi, “Romolo” e “Patatone”, come noto, stanno scontando in carcere la pena per l’omicidio di Fabio Buonamano detto Bistecca ucciso nell’ambito della cosiddetta “guerra criminale pontina”. A dicembre 2020, peraltro, Fabio Di Stefano è stato indagato da DDA capitolina e Squadra Mobile di Latina nell’importante inchiesta “Movida” da cui ancora si attendono ulteriori sviluppi: il suo ruolo è descritto come di peso per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti nelle dinamiche del clan di origine nomade.

Tornado alla lottizzazione abusiva a Borgo San Michele, il 23 marzo, il Servizio del Comune di Latina “Politiche e Servizio di gestione e assetto del territorio” emise un’ordinanza di sospensione di lavori che ancora erano in corso al momento dello sgombero. Dal documento indirizzato ai Di Stefano/Di Silvio si potevano visionare tutti gli abusi edilizi perpetrati nel terreno agricolo di Borgo S.Michele, nell’ormai nota traversa della SS.156 Monti Lepini. Leggi link di seguito.

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Già nell’ordinanza del 23 marzo era in nuce l’acquisizione di tutto il complesso al patrimonio del Comune. Un documento che dava la rappresentazione plastica di un abuso completo realizzato in zona H, ossia in area agricola dove è vietato costruire a meno di provvedimenti improbabili.

Alla data del 30 giugno 2021 – si legge, ora, nella nuova ordinanza del Servizio Politiche di Gestione e Assetto del Territorio pubblicata il 2 luglio scorso sull’Albo Pretorio del Comune di Latina – sono decorsi i 90 giorni dalla notifica dell’ordinanza n.62/2021 che intimava ai Di Silvio/Di Stefano di demolire i villini.

Ecco perché, adesso, “le aree lottizzate sono acquisite di diritto al patrimonio disponibile del Comune il cui dirigente o responsabile del competente ufficio deve provvedere alla demolizione delle opere”.

Il complesso dell’arroganza e del silenzio verrà quindi abbattuto a spese del Comune che, successivamente, chiederà le spese alle famiglie Di Stefano/DiSilvio. Escluse, al momento, altre possibilità come il recupero delle strutture a fini sociali.

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