AMBULANZE 118: TRA INDAGINI E ARRESTI, M5S LAZIO CHIEDE NAZIONALIZZAZIONE

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Ambulanze 118: dopo le indagini a carico degli imprenditori che gestiscono l’appalto in provincia di Latina, il Movimento Cinque Stelle di Latina chiede la nazionalizzazione del servizio

LA NOTA – Di recente, è tornata all’attenzione della cronaca nazionale la questione dell’esternalizzazione del servizio del 118, purtroppo causata dagli arresti eseguiti dalla Guardia di Finanza ed a carico degli imprenditori della First Aid One in Lombardia: gli stessi imprenditori della Croce Amica Heart Life, ovvero una delle quattro società affidatarie del servizio 118 nella Regione Lazio.

Le indagini faranno il loro corso e le eventuali responsabilità degli indagati saranno verificate; tuttavia preme riportare l’attenzione sull’annosa problematica della gestione di un servizio così importante quale è quello del 118, tanto più in questa delicatissima fase in cui il perdurare della pandemia continua a mettere sotto stress il sistema sanitario.

Una questione, quella della esternalizzazione del servizio 118, su cui il M5S regionale ha puntato a lungo il dito, anche attraverso interrogazioni rivolte alla giunta regionale e presentate dalla Consigliera Pernarella nel 2017: è stata denunciata la grave carenza di personale che, in assenza di una adeguata programmazione dell’attività, ha “progressivamente incrementato il ricorso dell’Ares a società private, anche in assenza di gara e adeguati controlli su mezzi e personale, con il conseguente decremento della qualità del servizio, la diminuzione delle condizioni di sicurezza e un aumento del carico di lavoro per il personale impiegato”.

Il M5S ha denunciato attraverso dati documentali sia la mancanza di pianificazione del servizio (che ha portato l’Ares nel 2015 ad aggiudicare un appalto di 68 milioni di euro per coprire postazioni del 118 nelle provincie di Roma, Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone), sia le conseguenti gravi criticità che ne sono scaturite in ordine economico, in termini di efficienza ed efficacia del servizio nonché di sicurezza degli stessi lavoratori.

Finalmente oggi apprendiamo che la suddetta questione, sollevata dalla nostra portavoce regionale, è oggetto di giudizio dinanzi ai Tribunali del lavoro territorialmente competenti, i quali volgono la loro attenzione anche sul funzionamento di queste cooperative o società private. Inoltre, con grande soddisfazione prendiamo atto del cambio di rotta della regione Lazio che ha finalmente preso consapevolezza delle criticità da tempo immemore segnalate dai nostri portavoce, intraprendendo la strada della pianificazione strategica dell’Azienda Regionale per l’Emergenza Sanitaria con l’avvio di una progressiva internalizzazione del servizio.

Proprio in questo contesto, desideriamo puntare l’attenzione sul nostro territorio, partendo dal presupposto di come la provincia di Latina sia ancora tra quelle laziali con minori postazioni pubbliche del 118. Inoltre, sebbene città capoluogo, nel programma di internalizzazione dell’Ares risulta dover attendere la terza annualità unitamente a tutte le altre città della sua provincia.

L’internalizzazione del servizio 118 è una priorità della nostra città poiché sede del Santa Maria Goretti, DEA di II livello, ora ospedale COVID di riferimento per tutta la provincia ed anche extra provincia, come accaduto nelle fasi di maggiore acuzie delle ondate pandemiche, con numeri di accessi al Pronto Soccorso elevatissimi, superiori anche a molti PS dei più grandi ospedali romani e quindi con un lavoro immenso da parte del servizio di emergenza 118.

Auspichiamo, pertanto, una rapida nazionalizzazione del servizio 118 di Latina, soprattutto in questo frangente di crisi sanitaria globale, in cui il servizio sanitario ha mostrato tutte le sue fragilità, ma anche la sua grande forza e capacità di reazione e adattamento, facendo fronte alle varie ondate di contagi. Ciò è stato possibile, in ambito locale, anche grazie alle energie spese dal 118 di Latina che, dunque, va ora supportato ed implementato anche attraverso l’internalizzazione del relativo servizio. In questo modo si potranno ottenere nuove opportunità di lavoro e stabilizzazioni nel mondo del precariato ovvero la migliore garanzia per ottenere un servizio efficiente ed efficace per i cittadini.

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