ARRESTATI I “RE DELLE AMBULANZE” CON GLI INTERESSI NELLA PROVINCIA DI LATINA

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Appalti truccati nella sanità pavese: arrestati i vertici dell’ASST e due amministratori di una cooperativa del settore sanitario: si tratta dei fratelli Calderone titolari della Heart Life Croce Amica gestore del servizio ambulanze dell’Ares 118 nella provincia di Latina

Nella giornata di ieri 18 marzo, la Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini dirette dal Sostituto Procuratore della Procura di Pavia Roberto Valli e coordinate dal Procuratore aggiunto Mario Venditti, ha eseguito i 4 arresti domiciliari disposti dal Gip Maria Cristina Lapi. Eseguiti dalle Fiamme Gialle anche perquisizioni e sequestri di apparati informatici in diverse aree geografiche del Paese (Lombardia, Marche, Lazio e Sicilia) per i reati di turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture.

I militari della Compagnia di Vigevano hanno scoperto, infatti, numerose irregolarità nel bando di gara indetto dalla ASST di Pavia nel 2017, per l’affidamento dei servizi di trasporto in ambulanza svolti dalla cooperativa di Pesaro, con sede operativa a Bollate (Milano), “First Aid One Italia” i cui titolari sono, per l’appunto, i fratelli Antonio e Francesco Calderone, originari di Messina e residenti rispettivamente a Roma e ad Arese (Milano). I servizi di trasporto interessavano gli ospedali di Voghera, Vigevano, Mede, Mortara, Casorate Primo, Broni e Stradella.

Agli arresti domiciliari sono finiti anche il direttore generale di Asst Pavia, Michele Brait, in carica dal 2016, e il dirigente amministrativo del servizio acquisti e gare e responsabile unico del procedimento Davide Rigozzi.

I Calderone sono considerati dagli inquirenti gli amministratori di fatto di First Aid One Italia, il cui amministratore di diritto è ritenuto un prestanome ed è stato oggetto di perquisizione al pari del presidente del consorzio di Messina di cui fa parte First Aid One Italia. I due imprenditori, come noto, sono titolari anche della Croce Amica che opera nella provincia di Latina e il cui servizio (insieme alla San Paolo della Croce) è iniziato durante la pandemia passando di mano dalla Croce Bianca dopo un duro contenzioso, con tanto di denuncia per falso, finito al Consiglio di Stato che gli ha dato ragione.

I due imprenditori messinesi sono al centro di altre indagini e hanno costituito, negli anni, un vero e proprio impero tanto è che, per tutti, sono considerati i re della ambulanze in Italia.

La stessa Heart Life Croce Amica, che comunque è avulsa dalle indagini pavesi, ha vinto nel 2015 un appalto milionario con l’Ares 118 nel Lazio. Come per il caso della First Aid One, oggetto di indagine della Procura di Pavia, dove l’amministratore risulta essere Francesco Di Dio (considerato dagli inquirenti un prestanome), anche per la Croce Amica ci sarebbe ufficialmente un diverso titolare: la società amministrata oggi da Fabio Caminiti Cutuli come riporta il quotidiano Domani.

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