DISCARICA “PLASMON”: DALL’INCONTRO DI GERVASI RIBADITO IL NO AL SITO

Area Plasmon
Area nei pressi della Plasmon

Il Sindaco Gervasi chiede alla Comunità del Parco di verificare l’individuazione della discarica di via Migliara 45, prosegue gli incontri tecnici sul tema e ribadisce il NO in un’area di protezione esterna del Parco Nazionale 

Realizzazione di un sito di stoccaggio di rifiuti in via Migliara 45 e necessità di condividere azioni volte alla tutela ambientale del territorio, sono stati i cardini della nuova assemblea della Comunità del Parco svoltasi nella giornata di ieri.

Hanno partecipato alla riunione telematica, il sindaco Giada Gervasi in qualità di presidente della Comunità, Antonio Ricciardi (presidente Parco Nazionale del Circeo), Ester Del Bove (direttore facente funzioni), Giuseppe Schiboni (sindaco di San Felice Circeo) e Dario Bellini (assessore all’ambiente Comune di Latina). Per concomitanza di incontri istituzionali non hanno partecipato gli altri componenti (Provincia di Latina, Regione Lazio e Comune di Ponza) che hanno chiesto un breve rinvio, fissato per venerdì 19 febbraio alle ore 10.00.

I presenti hanno voluto comunque aprire il confronto e raccolto la disponibilità del presidente Ricciardi e del direttore facente funzioni Del Bove. Quest’ultimi comunicano di aver già iniziato dopo le segnalazioni del Sindaco Gervasi ad analizzare la questione sul piano dei vincoli e delle fasce di rispetto, nonché dei danni ambientali diretti ed indiretti. 

Il Comune di Latina ha nominato due tecnici (Giorgio Libralato e Massimo Amodio) sul tema e ha messo a disposizione le attività degli stessi al direttore dell’Ente Parco. 

Al fine di una più ampia partecipazione e concertazione, nonché di mettere in condizione l’Ente di completare gli approfondimenti del caso, il sindaco Gervasi ha chiesto la convocazione per venerdì 19 febbraio ore 10.00 un’assemblea congiunta tra Comunità del Parco e Consiglio Direttivo dell’Ente.

Soddisfatta – si legge nel comunicato del Comune di Sabaudia – il Sindaco Gervasi perché il coinvolgimento dell’Ente Parco era necessario in quanto l’area è territorio di protezione esterna del Parco Nazionale (lettera f articolo 1 legge 431/85), già dal 1985 e dichiara che “il Comune di Sabaudia sta promuovendo in modo responsabile azioni coordinate, in quanto l’area era stata riconosciuta con delibera del Consiglio Regionale 321/1987 verde agricolo di rispetto a protezione ecologica del Parco Nazionale del Circeo”.

Sono fiduciosa della perizia che redigeranno i due tecnici individuati dal Comune di Latina, non solo per le loro riconosciute competenze ma anche perché il geometra Giorgio Libralato è da anni attivista sul territorio per la difesa ambientale con pubblicazioni ripetute sul suo blog e svariate interviste rilasciate agli organi di stampa in qualità di esperto in materia. Sono sicura che Libralato confermerà le osservazioni elencate anche dalla Comunità del Parco condividendo l’impossibilità della realizzazione di un simile impianto – commenta il primo cittadino di Sabaudia che ribadisce come una simile evenienza metterebbe in crisi l’ambiente ma anche l’economia locale turistica, agricola e agroalimentare. Da ricordare che l’area ha diverse DOC, riconosciute a più produzioni di aziende dell’agroalimentare che fondano la loro eccellenza nell’acqua, nel sole e nel terreno. 

Tra le altre aree individuate dall’Ente provinciale e comunque individuande in Provincia di Latina – conclude il sindaco – ne esistono alcune che non hanno lo stesso impatto per ubicazione su un sistema economico ambientale complesso”.

Il Comune di Sabaudia si è fatto parte nel promuovere già in questa settimana incontri tra tecnici comunali e quelli indicati dai comitati territoriali, sia per un confronto tecnico con l’Ente Parco sia per redigere un elaborato peritale di parte da consegnare al Commissario ad acta che, secondo un’ordinanza del Tar pubblicata ieri 12 febbraio, per chiarimenti in ordine alla nomina del commissario ad acta per l’esecuzione della sentenza n. 426 del 2020 (quella che dichiarava la Regione inadempiente sulle scelta dei sito dove piazzare gli inerti di Rida Ambiente), sarà il il Direttore generale della “Direzione generale per l’economia circolare“.

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