DISCARICA A LATINA: LE CONSULENZE DEI TECNICI SU BORGO SAN MICHELE. MA SPUNTA ANCHE MONTELLO

Area sulla Migliara 45 vicino allo stabilimento Plasmon
Area sulla Migliara 45 vicino allo stabilimento Plasmon

Discarica a Latina: è stata pubblicata la determina del Comune di Latina che affida ai due consulenti tecnici le valutazioni del sito individuato vicino allo stabilimento della Plasmon

Saranno due consulenze economiche quelle affidate al geologo Massimo Amodio e al geometra, nonché esperto in temi ambientali, Giorgio Libralato.

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La determina firmata il 4 febbraio dal Dirigente del settore Ambiente del Comune di Latina Giuseppe Bondì, e pubblicata oggi 11 febbraio sull’Albo Pretorio, si origina dalle condizioni dettate dal Sindaco di Latina nella conferenza dei sindaci, datata 20 gennaio, in cui il primo cittadino aprì all’ipotesi “Plasmon” solo se, tra le altre cose, fosse stato dato il via libera da due consulenti tecnici di fiducia scelti dal Comune di Latina.

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È così che, il 2 febbraio, è stata inviata una richiesta di offerta da parte del Comune al geometra di Pontinia Giorgio Libralato e al geologo di Latina Massimo Amodio, “per l’affidamento dei servizi di consulenza tecnica e relazione per l’individuazione dell’idoneità delle aree ubicate in via Migliara 45 Borgo San Michele e via Monfalcone località Borgo Montello per la localizzazione degli impianti di smaltimento rifiuti individuati nel Piano Rifiuti della Provincia di Latina“.

Una consulenza tecnica, quindi, che non si concentrerà unicamente sulla cosiddetta nuova discarica di inerti vicino alla Plasmon ma che ha l’obiettivo di analizzare l’idoneità anche della vecchia discarica di Borgo Montello, nella quale, da anni, per via di inchieste della magistratura, non entrano più rifiuti, ma sulla quale rimangono aperti diversi progetti, tra cui anche un impianto di compostaggio. Soprattutto, interpretando il senso della determina, la consulenza potrebbe garantire l’ennesimo no a una possibile riapertura di Borgo Montello che, ad ora, rimane l’unico sito disponibile nella provincia di Latina dove piazzare lo scarto del rifiuto indifferenziato lavorato da Tmb.

Un pericolo, quello della riapertura di Montello, che non solo è dato dalla prossima decisione in capo alla Regione Lazio sui 38mila metri cubi di nuovi abbancamenti richiesti da Ecoambiente srl, ma, in particolare, dalla decisione che potrebbe arrivare da un momento all’altro da parte del Commissario ad Acta, la Direttrice del Ministero Ambiente, Laura D’Aprile, sulla quale pende una richiesta di sostituzione da parte di Rida Ambiente. In sostanza, come noto, il Commissario potrebbe decidere al di là di dibattiti della politica e can can mediatico: l’unica disponibile è Montello, Latina e provincia cincischiano, i rifiuti li mettiamo dove sono sempre andati da 50 anni a questa parte. Questo è il ragionamento più temuto.

Ecco, allora, che un altro no della consulenza tecnica Amodio/Libralato sarebbe un altro intralcio al ragionamento di cui sopra. E, in più, il diniego appare scontato, considerato che il geometra di Pontinia è da anni sugli scudi per Monte Inferno, anzi ne è il massimo esperto, e per di più è consulente tecnico di parte, per le famiglie di Via Monfalcone, nel processo sull’inquinamento della falda acquifera che vede sul banco degli imputati l’ex management di Ecoambiente.

Il problema, sul punto, è che Montello non era stata inclusa, almeno a dichiarazioni pubbliche del Sindaco, nella consulenza tecnica, e includerla in una perizia già difficile di per sé potrebbe essere un rischio di confusione amministrativa, politica e pure tecnica. Per di più che la discarica di Via Monfalcone non rientra, ufficialmente, nelle aree vagliate dai tecnici provinciali.

Ad ogni modo, per le consulenze, i due tecnici faranno spendere al Comune una cifra contenutissima: si tratta, in tutto, di meno di 7500 euro in due, comprese tasse e spese: Amodio 4.126,85 euro, Libralato 3.362,63.

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