L’amministratore delegato di Rida Ambiente, Fabio Altissimi, aveva definito il consigliere regionale Enrico Forte (PD) e il segretario provinciale dei dem Claudio Moscardelli “falsi” e “bugiardi“. In un video postato sul proprio profilo social il rappresentante legale dell’unica Azienda autorizzata in Provincia a smaltire l’indifferenziato si era addirittura spinto a dichiarare:
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“Oggi (ndr: sabato 4 luglio) abbiamo letto le falsità dichiarate da Moscardelli ed Enrico Forte. Hanno dichiarato che praticamente la Regione Lazio ha fatto una determina che ci ha autorizzato al 30%. Se ce l’avete tiratela fuori e magari pubblicatela. E portatela anche in Procura che forse sarebbe meglio, invece che parlare“.
Al contrario i due maggiorenti del Partito Democratico avevano preannunciato una determina che non ha tardato ad arrivare. Lunedì 6 luglio, data peraltro indicata dai due, il Direttore delle Politiche Ambientali della Regione, Ing. Flaminia Tosini, con la determinazione G07906 ha autorizzato l’ampliamento del 30% dell’area di stoccaggio di rifiuti presso l’impianto di Via Valcamonica ad Aprilia. Più precisamente ha approvato parzialmente la variante, definita “non sostanziale“, consistente nella realizzazione di un’area di stoccaggio a servizio delle attività di trattamento del complesso industriale, nonché di piazzali e rete di raccolta acque, vasche di raccolta acque interrata e muri di perimetro.
A seguito dell’emergenza covid-19 il Presidente della Regione Nicola Zingaretti autorizza con l’ordinanza Z00022/2020 i titolari di impianti di smaltimento di rifiuti a poter richiedere delle deroghe in materia di stoccaggio direttamente alla Direzione Politiche Ambientali. Rida Ambiente il 10 aprile trasmette la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Il 30 aprile il Consiglio comunale di Aprilia approva all’unanimità una mozione in cui si esprime totale contrarietà a qualsiasi ampliamento dell’insediamento nonché a qualsiasi variante urbanistica volta a sottrarre ulteriore terreno agricolo al territorio. Tra il 29 aprile e il 2 maggio la Regione, rispettivamente con nota 388166 e comunicazione prot. 314B, fa sapere a Rida di non poter accogliere istanza per la realizzazione di “opera precaria”. Diversamente il 13 maggio la Regione con nota prot. 419919 prende atto dell’avvio del procedimento ordinario di variante agricola ai sensi dell’art. 208 del D.lgs. 152/2006, ritenuto quest’ultimo l’iter più idoneo per arrivare all’ampliamento in deroga dalla Tosini.
Lo stesso giorno la Provincia di Latina chiede a Rida integrazioni documentali relative ai titoli idraulici necessari per la realizzazione dell’opera. Il 6 giugno Rida, secondo scrive la Regione, ha presentato alla Regione tutti gli incartamenti necessari. Decisivo nella conclusione del procedimento è il sopralluogo del 29 giugno di Arpa Lazio durante il quale si è accerta la saturazione degli spazi sia in superficie che in altezza. Solo le vie di fuga e di movimentazione sono rimaste libere da pile di 4 balle sovrapposte! La Conferenza dei Servizi del 3 luglio a cui partecipano rappresentanti della Regione, dell’Arpa, della Provincia, del Comune di Aprilia e dell’Asl non fa altro che assumere le valutazioni precedentemente espresse dalle Politiche Ambientali e la relazione degli ispettori dell’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale. Ogni rilievo da parte dell’Amministrazione di Terra viene totalmente scartato.
In riferimento alle attività di recupero la dirigente ha autorizzato la messa in riserva in balle filmate ed imballate di 6mila tonnellate di combustibile derivato da rifiuti e di materiali misti (non contenenti sostanze pericolose) prodotti dal trattamento meccanico. Per quanto riguarda le attività di smaltimento l’autorizzazione riguarda il deposito di materiale misto per 750 tonnellate in balle filmate ed imballate preliminare alle operazioni di deposito sul o nel suolo.
In ultimo la dirigente ha autorizzato il convogliamento delle acque reflue di prima pioggia verso l’impianto di trattamento dei liquidi reflui della Rida Ambiente srl già autorizzato, l’installazione di pompe antincendio, la realizzazione di una vasca per l’alimentazione dell’impianto antincendio.
Tra le varie prescrizioni dettate dalla Tosini vi è quella relativa al divieto di realizzare nella fascia sottostante l’elettrodotto una superficie pavimentata, come invece richiesto da Rida Ambiente, fatta salva una viabilità interna per raggiungere la parte distale del deposito preliminare dei rifiuti non recuperabili (D15); ridurre l’intera superficie di stoccaggio sfruttando un’altezza massima dei depositi fino a 4 metri, e non 2,5 metri; massimizzare l’utilizzo delle aree presenti; stabilire un cronoprogramma di 45 giorni atto a definire i tempi di allontanamento degli scarti già presenti e di quelli autorizzati con la stessa determina. Infine al termine dell’autorizzazione dell’impianto la variante urbanistica cesserà i suoi effetti e l’area dovrà essere ripristinata.
AGGIORNAMENTO DI REDAZIONE. LA NOTA D GRILLINI APRILIANI E CITTADINI PENTASTELLATI
“Superficialità e arrendevolezza: l’ampliamento chiesto dalla società Rida e concesso dalla Regione Lazio è maturata con gli stessi presupposti che hanno consentito, negli ultimi venti anni, a questa Società di trasformarsi e di crescere, in controtendenza rispetto alle aspettative dei cittadini. E badate bene non ci riferiamo solamente alle forze politiche che si sono avvicendate alla guida della Regione Lazio, ma anche agli amministratori della città di Aprilia che, soprattutto negli ultimi anni, hanno avallato una lunga serie di scelte al grido di ‘ce lo chiede la Regione’. Torniamo a ribadire, per l’ennesima volta, che la Regione non può imporre proprio un bel nulla. Troppo comodo per il sindaco Terra recitare la parte di Ponzio Pilato, soprattutto visto che, nella lista che porta il suo nome, un gruppo politico che ricalca la rappresentanza politica che siede oggi in Regione, è presente il consigliere Omar Ruberti, già candidato alle regionali nella lista civica dell’attuale presidente Zingaretti. Non è stato proprio il consigliere a proporre una mozione contro l’ampliamento per poi disertare il consiglio comunale e non votarla? Tutte queste ambiguità ci inducono a pensar male e gli inviti a fare fronte comune, lanciati dal Pd, ci sembrano davvero poco tempestivi; è così che le forze che oggi governano la regione pensano di difendere il territorio?
Adesso ci aspettiamo dal Sindaco di Aprilia e dalle forze che governano la Regione Lazio, comprese quelle che siedono tra i banchi della sua maggioranza sotto le mentite spoglie del civismo, che si adoperino per uscire da questo limbo e che dimostrino davvero da che parte stanno, se a favore del territorio e del diritto alla salute degli apriliani o se impelagati in dinamiche politiche lontane da ciò che chiedono i cittadini. Ci aspettiamo che il nostro Comune si opponga a questo scempio voluto dalla Regione Lazio proponendo ricorso al Tar e impugnando la Determinazione n. G07906 del 06/07/2020 con la quale la Dirigente del Settore ha autorizzato “parzialmente” un deposito “temporaneo”. A giudicare dai fatti sembrerebbe che si sia arrivati a questo punto per la troppa superficialità ed il troppo attendismo su molte vicende che riguardano la gestione del territorio.
Da parte nostra, noi saremo sempre attenti affinché tutto ciò avvenga e nulla, nulla, venga lasciato al caso al grido di “ce lo chiede la Regione”.