I sindaci di Priverno, Sonnino e Roccasecca dei Volsci fanno sul serio e chiedono un provvedimento che annulli l’autorizzazione di un nuovo impianto dei rifiuti a Mazzocchio (Pontinia)
Il sindaco di Priverno, Annamaria Bilancia, il sindaco di Roccasecca dei Volsci, Barbara Petroni e il sindaco di Sonnino, Luciano De Angelis, inviano una pec ufficiale al sindaco di Pontinia e Presidente della Provincia Carlo Medici con la richiesta in carta bollata di annullare in autotutela l’autorizzazione dell’ente di Via Costa che permette alla Think Green srl di Marasco e Sacchetti di realizzare un impianto di recupero e smaltimento dei rifiuti non pericolosi nella zona industriale di Mazzocchio. Terra, da ricordare, già interessata da anni pesanti dal punto di vista ambientale con l’impianto Sep della famiglia Ugolini (il gemello Sogerit) sequestrato dall’Antimafia di Roma: ventitré indagati a vario titolo per concorso in traffico illecito di rifiuti, nonché, per alcuni di essi, anche il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale.
La lettera dei Sindaci rivolta a Medici riprende più o meno il comunicato scritto dai medesimi tre primi cittadini all’indomani della presa d’atto rispetto all’autorizzazione concessa a Think Green srl dalla Provincia di Latina, in cui lamentavano di essere stati esclusi, una scarsa comunicazione, una mancata trasparenza che ha depresso il carattere partecipativo (nessuno li ha chiamati per la conferenza dei servizi) che una decisione del genere avrebbe dovuto comportare (leggi qui). L’oggetto della missiva è piuttosto esemplificativo, non interpretabile: richiesta di revoca immediata in autotutela e/o di annullamento d’ufficio dell’autorizzazione concessa alla Think Green S.r.l. in ordine alla realizzazione di un Impianto di Trattamento e di Recupero di Rifiuti Speciali non Pericolosi, nella zona industriale di Mazzocchio.
Non sono bastati i tentativi di troncare sul nascere le prese di posizione di Comitati e Sindaci. Dopo che la notizia è stata resa nota, anche Lega e Fratelli d’Italia di Pontinia hanno obiettato, e pare di essere solo all’inizio di una questione che, come abbiamo sottolineato sin dall’inizio vede vieppiù interessato un manager, Massimiliano Sacchetti, sotto processo a Viterbo per l’inchiesta più importante sui rifiuti che la Tuscia ricordi: Vento di Maestrale.
I sindaci dei tre Comuni concludono che, nel caso in cui non fosse dato seguito alla richiesta di annullamento dell’atto di autorizzazione, agiranno “in tutte le sedi competenti a tutela degli interessi rappresentati”, ventilando così un ricorso amministrativo al Tar.