Esce dal carcere Sergio Gangemi, l’imprenditore gravitante tra Aprilia e Latina e colpito dal sequestro milionario operato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Lo ha stabilito il collegio penale dei magistrati del Tribunale di Velletri (Artuso, Panzironi, Basei) che lo stanno giudicando nel processo che vede Gangemi coimputato per estorsione, usura e tentato omicidio aggravati con il metodo mafioso. A scriverlo è Il Messaggero.
I giudici hanno ritenuto che per Gangemi, difeso dall’avvocato Giuseppe Fevola, non sussistesse più il pericolo di fuga anche in ragione del comportamento corretto dell’imputato e del tempo trascorso.
Gangemi, in odore di ndrangheta, dovrà ora indossare un braccialetto elettronico e sarà ristretto ai domiciliari nella sua casa di Roma.