OPERAZIONE ASTICE. CIOFFREDI: “GRAZIE AI CARABINIERI”. MA NESSUN COMMENTO SUGLI AGENTI DELLA PENITENZIARIA INFEDELI

Gianpiero Cioffredi

Regione LazioIl Presidente dell’Osservatorio Tecnico-scientifico per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi, ha ringraziato i Carabinieri per aver interrotto “il traffico di comunicazione tra esponenti della criminalità organizzata detenuti nel carcere di Latina e sodalizi criminali esterni alla casa circondariale dediti allo spaccio di droga e alle estorsioni”. Doverosa presa di posizione da parte del Presidente Cioffredi, se non fosse che non citare i perché di quanto accaduto – l’infedeltà di due appartenenti alla Polizia Penitenziaria – non rende bene la situazione e gli angoli oscuri di episodi che, almeno a Latina, si ripetono con una certa sistematicità: l’ultimo avvenuto nell’estate del 2018 quando fu scoperto dalla Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con lo Sco, in un appartamento del Villaggio Trieste, un piccolo arsenale di armi: Beretta, Smith Wesson, Sig Sauer ecc.. A custodirlo Patrizia Caschera, 55enne agente della polizia penitenziaria arrestata nell’occasione. I due episodi, Astice e arresto di Caschera, non sono collegati tra di loro come confermato questa mattina dai Carabinieri di Latina.

Conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Latina
Operazione Petrus-Astice: la Conferenza stampa al Comando provinciale dei Carabinieri di Latina

Grazie al Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Latina, alla Polizia Penitenziaria e alla Procura della Repubblica per l’operazione “Astice” che ha interrotto un inquietante traffico di comunicazione tra esponenti della criminalità organizzata detenuti nel carcere di Latina e sodalizi criminali esterni alla casa circondariale dediti allo spaccio di droga e alle estorsioni”. Così in una nota Gianpiero Cioffredi-Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio. Un’inchiesta importante – conclude Cioffredi – che ha colpito persone di primo piano della criminalità pontina come gli esponenti del clan Travali tradizionalmente alleati del clan Di Silvio (ndr: in realtà concorrenti di quest’ultimi come si evince dall’inchiesta Alba Pontina). A Latina si conferma la presenza di un livello di eccellenza investigativa nel contrasto alla criminalità organizzata che vede in questo caso protagonista l’Arma dei Carabinieri guidata nel capoluogo pontino dal Colonnello Gabriele Vitagliano”.

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