Il Tribunale del Riesame di Roma ha sciolto la riserva in seguito alla richiesta sul 53enne di Latina, Pierluigi Papa, accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Pasquale Cardillo Cupo.
Il Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina ed ha ordinato l’immediata remissione in libertà di Papa, condividendo l’assunto della difesa sulla totale assenza di reali elementi concreti per poter ritenere il 53enne pontino associato ad alcun gruppo criminale, annullando così integralmente il capo di imputazione relativo all’articolo 74, che sanziona con pene molto severe coloro che si associano con finalità di narcotraffico.
L’uomo era già stato arrestato in flagranza di reato la fine dell’anno del 2021 a Latina con circa 1 chilo di cocaina in auto. Soddisfatto l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo: “Mai avuto dubbi sull’estraneità di Pierluigi, che è rapidamente tornato dai suoi familiari”.
LE INDAGINI – La droga – secondo gli inquirenti – veniva stoccata tra le province di Roma e Latina dove gli indagati avevano nella disponibilità ben 4 immobili. L’operazione dei Carabinieri del Gruppo di Ostia – coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma – è scattata lo scorso 20 novembre all’alba e ha portato all’emissione di 20 ordinanze di custodia cautelare: 16 persone sono state condotto in carcere e 4 ai domiciliari. Altre 7 persone sono indagate a piede libero e tra queste ci sono anche 3 donne. Tutti, a vario titolo, sono gravemente indiziate di far parte di un’organizzazione internazionale che gestiva un giro di affari di milioni di euro.
Le ordinanze sono state emesse dal Gip del Tribunale di Roma. Tutti sono indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione, spaccio e traffico internazionale di stupefacenti. Tra gli arrestati ci sono anche due pontini: il 51enne di Aprilia, Samer Bairakdar, e il 53enne di Latina, Pierluigi Papa. Sono accusati di aver acquistato ingenti carichi di droga dal 34enne romano Andrea Carciofolo, considerato uno dei massimi fornitori di sostanza stupefacente del litorale romano. Ci sono anche altri due fornitori di droga – i due romani Roberto Russo e Federico Argenziano – indiziata di aver venduto droga in più occasioni a Bairakdar e un altro uomo non ancora identificato nella zona di Borgo Isonzo, a Latina.
In un episodio, documentato dai Carabinieri, tramite intercettazioni e appostamenti, Pierluigi Papa ricevette da Carciofolo circa un chilo di cocaina. Papa fu fermato dai militari dell’Arma a Latina e, nel corso del controllo, furono rinvenuti, all’interno dell’autovettura, circa 825 grammi di cocaina, ben occultati all’interno dell’abitacolo, suddivisi in due involucri. Per quell’episodio, Papa è stato condannato col rito abbreviato a 3 anni di reclusione. Il gruppo di Ostia, peraltro, quando capisce che la sede dello stoccaggio della droga ad Ardea non è più sicura, al sposta ad Aprilia, in via Amato, nel villino di proprietà di un altro degli uomini arrestati.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ostia, coordinati dalla Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, – si legge in una nota dell’Arma – hanno raccolto gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un’organizzazione criminale dedita all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dall’Olanda verso la Capitale per un giro di affari di milioni di euro; ricostruendo in maniera dettagliata, le modalità operative del sodalizio criminale, che, tra giugno 2021 e maggio 2022, avrebbe garantito la distribuzione della droga, su larga scala in tutto il Lazio e finanche in altre regioni italiane, utilizzando metodi di approvvigionamento estremamente sofisticati per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Le investigazioni sono iniziate nel giugno 2021 a seguito dell’arresto di Claudio Corelli, trovato in possesso di 220 grammi di cocaina, fratello di Paolo Corelli, assassinato il 14 febbraio 2022 ad Acilia. Proprio l’arresto di Corelli rappresenta un tassello fondamentale nelle indagini dei Carabinieri di Ostia volte a ricostruire la dinamica dell’omicidio del fratello e gli stretti legami che, si ipotizza, l’organizzazione criminale aveva con i pusher disseminati nell’area sud della Capitale.
Tra gli arrestati figura anche Alessandro Capriotti, noto come ‘er miliardero’, già coinvolto in precedenti indagini sulla malavita romana. Gli indagati, inoltre, avevano nella disponibilità ben 4 immobili dislocatati tra le province di Roma e Latina dove stoccavano lo stupefacente.
Nel corso delle indagini, i Carabinieri di Ostia hanno arrestato in flagranza di reato 9 persone, sequestrato oltre 32 kg di cocaina, per un valore di circa 1,5 milioni di euro, nonché 174.000 € in contanti, ritenuti provento di attività illecite.
Ben 3 i corrieri arrestati, di cui alcuni di rientro dall’Olanda, con ingenti quantitativi di cocaina: il primo intercettato a maggio 2022, altezza svincolo autostradale Roma Nord, a bordo di un autoveicolo Ford Transit che trasportava 19 panetti da un chilogrammo di cocaina, occultati in appositi vani ricavati in un doppio fondo; il secondo, a giugno dello stesso anno, fermato alla guida di una Citroen Jumper con ben 8 kg di cocaina nascosti nella ruota di scorta; il terzo, qualche giorno dopo, a bordo di una Toyota Rav 4 su cui viaggiavano 4 kg di cocaina e oltre 130 mila euro in contanti.
Quella che si ipotizza essere un’organizzazione criminale, presentava una struttura piramidale solida e ben definita. Al vertice, sulla base dei gravi elementi indiziari raccolti, figurava un italiano, residente nell’area del Lido di Ostia, capace di coordinare un gruppo eterogeneo di collaboratori, tra cui i corrieri incaricati del trasporto della droga e le cosiddette “rette”, deputate alla custodia, occultamento e smercio dello stupefacente; tra gli indagati anche alcune donne, gravemente indiziate di ricoprire ruoli strategici all’interno del sodalizio.
L’operazione di oggi rappresenta un altro duro colpo al traffico di droga e dimostra come l’Arma dei Carabinieri e la Procura della Repubblica di Roma siano costantemente impegnate a contrastare tale fenomeno nella Capitale.