“Si sono create le precondizioni per avviare la fase di uscita dal piano di rientro iniziato nel 2007. La Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali”. Così la Regione in una nota nella quale si elencano anche gli ulteriori sforzi messi in campo per “migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori“
Il Lazio ha ridotto da 218 milioni a 129 milioni di euro il disavanzo del 2022 e chiuso l’esercizio finanziario 2023 con 32 milioni di euro di utile. Questo il dato comunicato dalla stessa Regione.
Lo scorso 1° ottobre si è tenuta, presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, la riunione congiunta di Tavolo adempimenti e Comitato dei Livelli essenziali di assistenza convocata con l’obiettivo di completare l’iter di monitoraggio dei conti relativi ai Bilanci consuntivi degli esercizi 2022 e 2023 del Servizio Sanitario Regionale del Lazio.
Sono state così svincolate risorse per 134 milioni di euro, 43 milioni del 2022 e 91 milioni di euro del 2023, “immediatamente disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi dei cittadini, tra cui il trasporto pubblico locale. Si sono create le precondizioni per avviare la fase di uscita dal piano di rientro iniziato nel 2007. La Regione Lazio potrà così tornare in possesso degli automatismi fiscali: infatti, le aliquote saranno tutte di competenza regionale e, grazie all’esito delle operazioni di consolidamento, si metterà in campo una manovra fiscale strutturale, coerente con quella nazionale, di riduzione significativa per i redditi più bassi, a partire dal 2027”.
Parallelamente, l’Amministrazione regionale – si spiega in una nota – ha messo mano a “importanti investimenti per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e le condizioni di lavoro degli operatori”.
Nel dettaglio:
– 14mila assunzioni, per un investimento strutturale di 661,5 milioni di euro;
– 329 grandi apparecchiature entro il prossimo dicembre, di cui ben 241 macchinari già attivi negli ospedali del Lazio per un investimento di 102 milioni di euro;
– 35 ospedali di comunità e 131 case di comunità per 102 milioni di euro e 161 milioni di euro;
– 59 Centrali operative territoriali, per 20 milioni di euro e già attive.
Dall’estate 2024 sono partiti i lavori per ammodernare e ampliare i pronto soccorso e i reparti dei nosocomi del Lazio, grazie a 155 milioni di euro, che saranno ulteriormente potenziati. Infatti, “l’Amministrazione regionale ha riprogrammato 1,2 miliardi di euro (dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari) e ha reperito ulteriori finanziamenti per la costruzione dei seguenti nuovi ospedali”:
– Nuovo Policlinico Umberto I (1 miliardo);
– Nuovo Ospedale Tiburtino (379 milioni):
– Nuovo Ospedale di Latina (261 milioni);
– Nuovo Ospedale del Golfo (263 milioni);
– Nuovo Ospedale di Rieti (384 milioni);
– Ospedale di Acquapendente (30 milioni);
– Riapertura dell’Ospedale San Giacomo (145 milioni).
“La giunta Rocca ha informatizzato la gestione delle liste di attesa. Dal mese di settembre l’Amministrazione regionale è in grado di monitorare quotidianamente le prestazioni di specialistica ambulatoriale che superano i tempi di garanzia previsti per le liste di attesa. Ad oggi 400mila prestazioni per un controvalore di circa 17 milioni di euro. La prossima settimana la Giunta regionale metterà a disposizione questi fondi alle Aziende sanitarie locali dando 90 giorni di tempo per recuperarle”, conclude la nota.