FALSE ATTESTAZIONI PER LA GARA DEI TRASPORTI INFERMI DELL’ASL DI LATINA: RINVIATI A GIUDIZIO IN DUE

118

False attestazioni su qualifiche e attestati professionali per due operatori sanitari: si è svolta l’udienza preliminare

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, ha rinviato a giudizio Fabio Caminiti CutuliAndrea Danzé, originari di Messina e Taormina, accusati di turbata libertà degli incanti. Per Danzé è contestato anche il reato di falso ideologico. Il processo inizierà il prossimo 23 giugno 2025 davanti al giudice monocratico Mario La Rosa.

L’inchiesta del sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Bontempo (oggi sostituito per la richiesta di rinvio a giudizio dal collega Antonio Sgarrella), verte sulla gara indetta dalla Asl di Latina. Alla sbarra finiscono il legale rappresentante Caminiti Cutuli e il responsabile del servizio di formazione della società Heart Life Croce Amica srl, Danzé. La società è, peraltro, affidataria del servizio 118 per la Regione Lazio.

La gara, risalente alla primavera del 2019, è quella per il servizio di trasporto degli infermi per la durata di tre anni. Secondo gli inquirenti, la Heart Life Croce Amica srl, come mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese, avrebbe fornito false certificazioni per aggiudicarsi l’appalto indetto dall’Asl di Latina.

I due imputati avrebbero falsamente attestato la partecipazione di due loro operatori sanitarii ad un corso per addetti alla lotta antincendio e gestione delle emergenze a rischio alto: i due medici Megi Celniku e Marcel Koci. In realtà, secondo l’accusa, l’operatore sanitario in questione nella maggior parte di quelle giornate era di servizio presso la postazione 118 della Croce Bianca di Latina Scalo. Una stessa modalità per un medico che invece di trovarsi al corso antincendio era al lavoro al 118 di Cisterna.

Queste sarebbero le condotte che avrebbero pervertito la gara, per di più con false attestazioni. Caminiti Cutili, come amministratore della Heart Life Croce Amica srl, avrebbe così presentato requisiti minimi della medesima società pur non avendoli. Parte offesa risulta essere la società Croce Bianca srl estromessa dalla gara d’appalto e difesa dall’avvocato Archidiacono.

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