LBC, IL PD E IL NULLA COSMICO

Damiano Coletta, il cantautore Peppino Gagliardi ed Enrico Forte
Damiano Coletta, il cantautore Peppino Gagliardi ed Enrico Forte

Il nulla cosmico è da millenni oggetto di discussione nell’ambito della scienza e della filosofia. Ora grazie a LBC e al PD ne abbiamo finalmente un esempio concreto e tangibile.

Alessandro Cozzolino
Alessandro Cozzolino, ex consigliere comunale PD ai tempi di Maiettopoli, attuale segretario comunale del partito

Sabato 3 agosto si è tenuto un incontro tra una delegazione del Partito Democratico (erano presenti Enrico Forte, Nicoletta Zuliani e Alessandro Cozzolino) e una delegazione di LBC (erano presenti il Sindaco Damiano Coletta, Dario Bellini e Francesco Giri).

A leggere le dichiarazioni del post-incontro si avverte immediatamente un senso di vuoto totale, per cui ogni singola affermazione, proprio allo scopo di svelare finalmente il mistero del nulla cosmico, merita un’attenta esegesi.

EXCUSATIO NON PETITA ACCUSATIO MANIFESTA

L’esordio è particolarmente significativo: “Non si è parlato né di assessorati, né di nomi, né tanto meno di posizioni”.

Francesco Giri e Damiano Coletta
Il segretario di Latina Bene Comune Francesco Giri e il Sindaco Damiano Coletta

È veramente paradossale che dopo un’ora di riunione (tanto è durato l’incontro tra le due delegazioni), la prima cosa che ci vengono a dire è quello di cui non hanno parlato.

A tal proposito le considerazioni possibili sono due.

La prima ci riporta alla prima fase del presente articolo. In fondo cosa c’è di meglio come esempio concreto e tangibile del nulla che dire ciò di cui non si è parlato?

La seconda, un po’ più maliziosa e meno filosofica (ma forse è proprio quella giusta), ci riporta all’antico proverbio latino con cui abbiamo iniziato il paragrafo, vale a dire “scusa non richiesta, accusa manifesta”.

QUADRO DI VALORI CONDIVISO

Ebbene sì, è stata proprio questa l’espressione usata: “Quadro di valori condiviso”.

DAMIANO COLETTAOvviamente non ci viene spiegato quali sarebbero i valori condivisi, né ci viene illustrata la loro trasposizione sull’azione amministrativa.

E soprattutto, dopo che Coletta e LBC hanno fatto nel 2016  una campagna elettorale tutta all’insegna del civismo e della trasversalità, ci dicono ora che hanno valori condivisi con il PD. 

In realtà è chiaro da tempo che, come abbiamo anche scritto nell’articolo pubblicato il 9 marzo scorso “Latina Bene Comune, da lista civica a lista civetta”, LBC abbia  preso in giro gli elettori di Latina.  

IL BENE DELLA CITTÀ

Come poteva mancare l’argomento del bene della città in una riunione del genere?

Ecco in proposito quanto ci viene detto: “Apertura di LBC nei confronti del PD come ragionamento sui temi e sull’azione amministrativa da svolgere in questa parte finale del mandato”.

Dario Bellini e Claudio Moscardelli. Nel 2011, l’attuale capogruppo di LBC in Consiglio Comunale si candidò nella lista “Sì per Latina” che alle comunali appoggiaval’aspirante sindaco del centrosinistra, Claudio Moscardelli

Dopo tre anni di amministrazione assolutamente inadeguata e ampiamente insoddisfacente, arriva ora il PD per (testuale) “ragionare sulle tematiche per un rilancio della città”.

Quindi il PD dovrebbe raddrizzare la sconquassata baracca di LBC. Stiamo parlando del partito che qui a Latina è da anni caratterizzato dagli stucchevoli e insopportabili litigi tra Forte e Moscardelli, di cui abbiamo tra l’altro recentemente parlato nell’articolo pubblicato il 25 giugno scorso “PD di Latina: quelle diatribe a mezzo stampa che puzzano di morte”.
Ci riferiamo a un partito che nei turbolenti anni Zaccheo/Di Giorgi ha esercitato una opposizione di mera facciata, tanto da non essere mai stato considerato credibile come alternativa alle amministrazioni negligenti ed incapaci dell’epoca.   

SETTEMBRE POI VERRÀ…

Settembre poi verrà ma senza sole e forse un altro amore nascerà…

Queste sono le parole di una canzone di grande successo del 1970 cantata da Peppino Gagliardi che, incredibilmente, possono andar bene anche per la liaison LBC – PD.

Infatti gli esponenti del PD, nell’annunciare una prossima direzione comunale del Partito Democratico per discutere della questione, hanno affermato la loro volontà di risolvere la cosa entro settembre (e quindi ad un anno dall’inizio delle grandi manovre per la campagna elettorale del 2021).  

Intanto in città le cose vanno avanti come sempre, cioè male, la maggioranza dei cittadini ha perso completamente fiducia nei confronti di LBC e non vede l’ora che questa parentesi finisca.

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

In un contesto del genere questa sorta di manfrina politica LBC – PD diretta da Roma, e precisamente da Zingaretti, è quanto di più distante e alieno possa esistere rispetto al comune sentire dei cittadini di Latina.

Un’alleanza tra una pattuglia di ciò che è rimasto di LBC e un partito letteralmente spaccato in due al proprio interno con Moscardelli e Forte che si fanno la guerra può essere una proposta credibile per la nostra città? (leggi “Latina 2021, LBC verso la strada sbagliata” pubblicato il 18 luglio scorso).

Possiamo ritenere affidabili persone che si sono dimostrate incapaci di amministrare e continuano a comportarsi con supponenza? Hanno qualcosa da offrire a Latina i tanti dinosauri della politica che si annidano nel PD?

PERSONE E VOLTI

Come abbiamo già avuto modo di dire la risposta ai problemi di Latina va cercata nelle persone  e nei volti.

FRATONI D'ITALIA MADE IN LATINA
Enrico Tiero e Nicola Calandrini

È ragionevole ritenere che i cittadini di Latina, rimasti scottati dall’esperienza LBC, non abbiano però dimenticato il disastro di cui sono stati responsabili i politici di Lega made in Latina e Fratoni d’Italia made in Latina dal 2002 al 2015.

Esiste quindi un grande spazio a livello di politica locale, che la città si aspetta sia riempito da persone capaci e volti credibili.

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