MONUMENTO NATURALE DEL LAGO DI GIULIANELLO: “ASBUC LO SFRUTTA IN MANIERA INTENSIVA”

105 + Ettari di Monumento Naturale – Terre di tutti i giulianesi. Così recita la prima pagina web del Dominio Collettivo ASBUC Giulianello di Cori.

Infatti, le terre ed il casale di proprietà del Dominio Collettivo, ricadono nell’area del Monumento Naturale del Lago di Giulianello, che, istituito nel 2007 con Decreto della Regione Lazio, ha un’estensione di poco meno di 168 ettari e, dal punto di vista amministrativo ricade soprattutto nel Comune di Artena ed in parte minore nel comune di Cori.

Con la sua istituzione si è voluto proteggere un territorio di grande bellezza paesaggistica e di valore storico, tant’è che le leggi ed il regolamento prevedono molte restrizioni per le attività che si possono svolgere fare al suo interno, per preservarne la fauna e la flora.

Ma da qualche anno, come segnala Evaristo Silvi capogruppo de L’Altra Città presente nel consiglio comunale di Cori, l’ASBUC di Giulianello, oltre alle attività agricole e zootecniche, sfrutta il territorio in modo intensivo, organizzando centri estivi e centri invernali per bambini; manifestazioni temporanee almeno una volta a settimana; gite in kajak, a cavallo, in bicicletta; degustazioni; feste nel casale di servizio.
L’ASBUC ha promosso anche l’affitto a privati del suo casale e dell’area limitrofa per lo svolgimento di feste e manifestazioni private.

“La prima questione che balza agli occhi – rimarca Silvi – è la frequenza e la quantità di tutte queste iniziative che l’ASBUC realizza all’interno del Monumento Naturale. Per realizzarle, è inevitabile, che si aumenti la pressione antropica sull’area protetta. Ci chiediamo se questo “sfruttamento” è in linea con i principi di protezione e salvaguardia che sono alla base dell’istituzione del Monumento, che dovrebbe essere un’area da attraversare il meno possibile ed in punta di piedi.

La seconda questione che ci siamo posti è se tutte queste iniziative sono autorizzate sia dal Comitato di gestione del Monumento sia dal Comune di Artena, che ne ha la responsabilità amministrativa.
Siamo quindi in attesa che il comune di Artena risponda alla nostra richiesta di chiarimenti sulla legittimità amministrativa di tutte queste manifestazioni.

Ci aspettiamo anche che il nuovo comitato di gestione del Monumento Naturale del Lago, da poco rieletto, assuma una posizione chiara e rispettosa dell’area protetta. Bisognerebbe evitare di dare, di volta in volta, il nulla-osta alle varie iniziative senza una visione complessiva della pressione antropica e dello sfruttamento complessivo che si sta verificando sull’area.

Il Monumento Naturale è patrimonio di tutti, e tutti ne siamo custodi. Le proprietà private che vi insistono hanno il dovere di rispettarlo, e le Amministrazioni di Artena e di Cori hanno il dovere di vigilare”.

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