ABUSI SESSUALI SUGLI STUDENTI MINORENNI, DIFESA: “ASSOLVETE FRATESCHI”. GENITORI E MINORI INDIGNATI CON GLI AVVOCATI

Tribunale di Latina

Giudicato con il rito alternativo Alessandro Frateschi, il professore di religione accusato di pedofilia: parola a parti civili e difesa

La sentenza col rito abbreviato per il 50enne di Terracina, Alessandro Frateschi, accusato di violenza sessuali ai danni di cinque minorenni, arriverà la prossima settimana: venerdì 19 luglio. Oggi, 12 luglio, la parola è passata alle parti civili che tramite gli avvocati Nicodemo Gentile, Antonio Cozza e Francesca Giuffrida hanno chiesto la conferma della richiesta di condanna formulata nella scorsa udienza di fine giugno. Le difese che hanno discusso per circa due ore ed hanno richiamato all’attenzione del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, il contesto in cui sono avvenuti i fatti e tutti il materiale pedo-pornografico trovato sul pc dell’ex professore di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina. Le parti civili hanno chiesto anche un risarcimento per i danni morali cagionati dall’ex docente e diacono di Terracina.

Dal canto sua, la difesa, rappresentata dagli avvocati Donatello D’Onofrio e Carlo Fusco, ha chiesto, invece, il proscioglimento di Frateschi per insussistenza dei fatti contestati. A svolgere l’arringa solo l’avvocato D’Onofrio. Nel corso dell’udienza preliminare, i genitori e i due minorenni presenti, tutti parti civili, hanno ritenuto di uscire fuori dall’aula, previa richiesta al giudice, in quanto indignati per aver scoperto che gli avvocati D’Onofrio e Fusco sono entrambi docenti alla Pontificia Università Gregoriana, ateneo della Chiesta cattolica. Un particolare che le parti civili, in qualità di cattolici, hanno trovato intollerabile, aspettandosi da uomini legati alla Chiesta una affine sensibilità rispetto ai fatti contestati e non, invece, la difesa di un uomo accusato di simili reati.

A fine giugno, il pubblico ministero Giorgia Orlando, oggi sostituita dal collega Valerio De Luca, aveva svolto per oltre due ore la sua requisitoria nel corso della quale aveva ripercorso le fasi delle indagini che hanno portato all’arresto del 50enne, tuttora in carcere.

Alla fine della requisitoria in cui il magistrato aveva rimarcato le condotte dell’ex diacono che avrebbero influenzato pesantemente la crescita delle vittime, il pm Orlando aveva chiesto una pena di oltre 9 anni: per l’esattezza, 9 anni e 4 mesi di reclusione. Una richiesta simile alla condanna già emessa nei confronti del 47enne Mirko Campoli, professore di religione a Tivoli ed ex dirigente dell’Azione Cattolica: per lui la pena è stata, a maggio scorso, di 9 anni per violenza sessuale su due minori, così come stabilito, in abbreviato, dal Gip del Tribunale.

Frateschi ha subito anche un aggravamento della misura cautelare: per lui, così come disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Laura Morselli, era scattata la misura del carcere, in quanto dai domiciliari aveva continuato a ricevere persone estranee alla sua cerchia famigliare.

A maggio scorso, la consulente psicologa nominata dal Gip Morselli, Alessia Micoli, aveva depositato la perizia su due delle cinque vittime minorenni, accertando che i giovani, nel corso dell’incidente probatorio tenutosi in precedente udienza, avevano ricostruito con verosimiglianza ciò che è accaduto tra loro e l’ex professore, senza dimostrare di avere acrimonia o altri motivi per accusarlo. In sostanza, i giovani erano idonei a svolgere l’incidente probatorio e sono stati considerati attendibili.

L’ex docente deve rispondere di violenza sessuale aggravata dal fatto che le cinque vittime, al momento dei fatti, erano minorenni. Il Garante dell’infanzia regionale, Monica Sansoni, parte civile come le cinque vittime minorenni sono assistite dagli avvocati Nicodemo Gentile, Antonio Cozza e Francesca Giuffrida. Qualcuno di loro è diventato maggiorenne nel frattempo, mentre chi è ancora minorenne ha presentato richiesta tramite i genitori. 

A settembre 2023, dopo la seconda ordinanza disposta dalla Procura di Latina, l’uomo aveva scelto il silenzio nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Molfese. L’ex diacono, sospeso dal vescovo di Latina, Mariano Crociata, una volta saputo della prima indagine lo scorso gennaio 2023, doveva rispondere dell’ultimo arresto scattato il 12 settembre per aver abusato sessualmente due volte, nel 2018, di un minore di 14 anni, figlio di amici.

Tra i particolari più sconcertanti e gravi della vicenda denunciati dal ragazzo che oggi ha 18 anni, ci sono quelli che fanno riferimento a una partita di calcio guardata in televisione, nel giugno 2018, quando il professore lo avrebbe spogliato e toccato nelle parti intime, non prima di avergli fatto vedere un “porno” dove a compiere atti sessuali era un prete.

Inoltre, secondo gli inquirenti, nell’indagine portata avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Latina, diretti dal Tenente Monica Loforese, coordinati dall’ex Procuratore Aggiunto di Latina, Carlo Lasperanza, l’insegnante di religione del Liceo Ettore Majorana di Latina, approfittando del proprio ruolo, dapprima instaurava un rapporto confidenziale con i suoi alunni (tre in tutto) e poi incominciava un intenso rapporto telematico (utilizzando Instagram) intrattenendo comunicazioni a sfondo sessuale tramite social network, nonché in diverse occasioni cercava con loro il contatto fisico con la finalità di violenza di tipo sessuale.

Quando i ragazzi si sono resi conto che le attenzioni del professore “non erano normali” hanno avuto il coraggio sia di bloccare la condotta criminosa dell’insegnante che di riferire quanto accaduto loro alle Autorità competenti. Durante l’attività di indagine compiuta, i Carabinieri hanno appurato, inoltre, che nel recente passato, l’uomo approfittando del suo impegno in altre attività a Terracina, a stretto contatto con i minori, avrebbe commesso analoghe condotte delittuose.

A margine della drammatica vicenda, è spuntato anche un altro guaio per Frateschi, il quale, in questi mesi, è stato anche sospeso come funzionario per aver sottratto 50mila euro dalle casse dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero di Latina. A margine, anche un rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta.

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