Piano Industriale di Acqualatina, i sindaci dicono no all’aumento della tariffe. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi: “Ecco la mia proposta”
La conferenza dei sindaci boccia il piano industriale e dice no all’aumento delle tariffe. Da registrarsi l’apertura del sindaco di Aprilia, Lanfranco Principi, per il tema delle tariffe, anche se alla fine il 90% dei sindaci ha detto no all’aumento. La prossima tappa è per il 10 luglio quando l’assemblea dei soci dovrà esprimere le nuove tariffe.
“Questa mattina ho partecipato alla Conferenza dei Sindaci e dei Presidenti dell’EGATO 4 Latina, nella quale i vertici di Acqualatina ci hanno sottoposto il nuovo piano industriale”.
A spiegarlo in una nota è il sindaco di Sezze Lidano Lucidi, che sottolinea come il piano presentato evidenzi tutte le criticità del sistema idrico della provincia di Latina, maglia nera italiana in termini di perdite idriche, classe E con perdite idriche del 75,18%, ovvero ogni 100 litri pompati da una sorgente solo 25 arrivano nei rubinetti delle case.
“Il problema – ha spiegato il primo cittadino di Sezze – è comune a tutte le città della provincia, non di un singolo. Di fronte a una carenza idrica sempre più importante che si registra nel mondo, basti pensare alla Sicilia o al Sud della Francia dove l’anno scorso sono state vietate le costruzioni di piscine per carenza di acqua, interrogarsi sul sistema locale e su come questo viene gestito è un obbligo da parte della politica locale e non. Personalmente penso che sia un piano ambizioso ma non mi trova d’accordo nell’aumentare le tariffe del 10% per tre anni di seguito per sostenere gli investimenti, andando ben oltre gli aumenti contenuti previsti dall’ARERA”.
Il sindaco ha ricordato come da quando riveste la carica di primo cittadino non abbia mai espresso parere positivo sui bilanci di Acqualatina, votando anche no in assemblea: “Il motivo che mi ha spinto è pragmatico e non ideologico, anzi penso che il dibattito ideologico su questo e su altri temi abbia fatto danni. In primo luogo nel bilancio della società c’è una mole enorme di crediti verso i morosi. Non trovo giusto che c’è chi paga l’acqua e chi no, chi si allaccia abusivamente e chi paga regolarmente. L’acqua ha dei costi che tutti devono sostenere, non esistono pasti gratis. In questi anni non c’è stata un’azione forte di recupero. Ci sono anche tanti furbi dell’ISEE ovvero famiglie che usufruiscono dei bonus ma non ne hanno diritto. Altro tema su cui la politica deve ragionare è cosa succederà nel 2032 quando la convenzione con Acqualatina finirà. Questo tema non può essere tenuto fuori dalla discussione. A qualche anno della scadenza chi farà gli investimenti?
“Ho proposto – ha concluso il sindaco di Sezze – che al piano industriale venga affiancato un piano finanziario per permettere alla società di fare anche dei mutui per sostenere gli investimenti e per avere la liquidità adatta per portare avanti gli interventi del PNRR. Il tema della solidità finanziaria non può essere aggirato con un aumento così poderoso delle tariffe. Sono sempre stato disponibile a un confronto franco e sereno su questo tema ma ritengo utile fare un ragionamento complessivo e non a compartimenti stagni”.