“PERICOLOSO”: DIVENTA SORVEGLIATO SPECIALE MANUEL AGRESTI

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Comando Provinciale Carabinieri di Latina
Comando Provinciale Carabinieri di Latina

Scatta la sorveglianza speciale per il 38enne di Latina, Manuel Agresti, attualmente detenuto e a giudizio nel processo “Purosangue”

Oggi, 29 maggio, i Carabinieri del Reparto Operativo-Nucleo Investigativo di Latina, guidato dal tenente colonnello Antonio De Lise, hanno notificato un decreto di applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dalla Sezione III Penale, Sezione specializzata – misure di prevenzione del  Tribunale Civile e Penale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Latina, nei confronti del 38 enne pontino, Manuel Agresti, ritenuto pericoloso “in quanto soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuosa e dedito alla commissione di reati che pongono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica”.

Manuel Agresti
Manuel Agresti

L’attività di indagine, eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo sotto la direzione della Procura pontina, ha consentito di dimostrare come l’uomo, sin da quando era poco più che maggiorenne, quasi senza soluzione di continuità, sia stato una persona dedita ad attività delittuosa quali reati contro il patrimonio, la persona, in materia di armi e di stupefacenti.

Il provvedimento obbligherà Agresti, per i prossimi 3 anni, a non allontanarsi dal comune di residenza o abituale dimora, a non uscire dalla propria abitazione nell’arco orario compreso dalle 22.00 alle 06.30, a darsi immediatamente alla ricerca di un lavoro ed a non associarsi a persone che hanno subito condanne e sono sottoposte a misure di prevenzione.

Noto da anni alle cronache giudiziarie, Agresti è stato coinvolto recentemente in due operazione della Direzione Distrettuale Antimafia. In quella denominata “Scarface”, che ha contestato l’associazione mafiosa al clan capeggiato da Giuseppe “Romolo” Di Silvio, Agresti ha rimediato una condanna in appello a 4 anni e 5 mesi. Tuttora, invece, è a giudizio nel processo scaturito dall’operazione “Purosangue”, che vede alla sbarra quasi tutti i massimi esponenti del clan Ciarelli. In questo processo, Agresti, attualmente detenuto, deve rispondere di estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso ai danni di un avvocato di Latina.

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