Piazzale ex Stazione a Gaeta: inizia il processo che contesta la lottizzazione abusiva. Coinvolto ex Sindaco e Giunta della città del Golfo
Si è aperta davanti al terzo collegio del Tribunale di Cassino, presieduto dal giudice Claudio Marcopido, il processo che vede al centro delle contestazioni della magistratura la lottizzazione abusiva nel piazzale dell’ex Stazione di Gaeta. Come prevedibile, non c’è stato nessuno che si è costituito parte civile, né tantomeno il Comune di Gaeta che, in realtà, se dovessero essere accertati i fatti contestati, sarebbe l’ente più penalizzato.
Il processo registra un rinvio monstre: gli imputati e l’accusa si rivedranno addirittura il prossimo, in data 25 gennaio 2025. A cominciare i testimone della pubblica accusa.
A dicembre scorso, il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, aveva sciolto la riserva. Ad essere rinviati a giudizio tutti e 13 gli indagati, ora imputati per la lottizzazione abusiva, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Tra di loro anche l’ex sindaco di Gaeta e attuale consigliere regionale alla Pisana, Cosmo Mitrano (Forza Italia).
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La Procura di Cassino, che aveva aperto il fascicolo per lottizzazione abusiva in merito all’ex stazione di Gaeta, a gennaio 2023 ha chiuso l’indagine a carico degli indagati: amministratori, politici e soci di riferimento della Cavour Immobiliare srl e ha chiesto il rinvio a giudizio il 12 maggio scorso. La srl è, come noto, la proprietaria dell’area inerente al Piazzale Ferrovia, a dicembre 2021 investita da un sequestro preventivo firmato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino Alessandra Casinelli.
Secondo gli inquirenti – il Procuratore capo Luciano D’Emmanuele e i sostituti Chiara D’Orefice e Alfredo Mattei – ad aprile 2021, la società concessionaria del parcheggio, la Gaeta Parking srl, aceva presentato una Cila (certificazione inizio lavori asseverata) al Comune di Gaeta includendo l’area oggetto di frazionamento e, per quanto ricostruito, venduta illegittimamente alla Società “Immobiliare Cavour srl”.
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Subito dopo il sequestro, la Cavour srl – che all’epoca non risultava indagata – si è rivolta al Tribunale del Riesame di Frosinone per chiedere l’annullamento del sequestro dell’area inerente al Piazzale Ferrovia per un’estensione di 2.737 metri quadri.
A dover affrontare il processo, oltreché all’ex Sindaco Cosmo Mitrano, gli assessori della sua Giunta Angelo Magliozzi, Teodolinda Morini, Alessandro Martone, Lucia Maltempo e Felice D’Argenzio, oltreché alla Dirigente “Riqualificazione Urbana” del Comune di Gaeta Stefania Della Notte e all’ex Presidente del Consorzio industriale Sud Pontino Salvatore Forte (al momento vice presidente del Consorzio regionale, dopo l’accorpamento) e ai consiglieri d’amministrazione dell’allora Consorzio Sud Pontino, Antimo Merenna e Vincenzo Zottola, ex presidente della Camera di Commercio e Confcommercio, e l’ex direttore tecnico del Consind, Gianpaolo Scalesse. Insieme a loro anche i rappresentanti legali della Cavour Immobiliare srl, Fabrizia Conte e Edoardo Pansini.
Il Gip di Cassino Casinelli, nel provvedimento di sequestro, aveva sottolineato che incorrono “seri indizi di commissione del reato di lottizzazione abusiva“, stabilendo, nello stesso decreto (datato 12 novembre 2021), il sequestro preventivo dell’area inerente al Piazzale Ferrovia per un’estensione di 2.737 metri quadri di proprietà della Società “Immobiliare Cavour srl” basata a Gaeta e il cui rappresentante legale è Edoardo Pansini (leggi link).
L’inchiesta poggia le basi sulle due delibere approvate prima dal Consorzio per lo Sviluppo del Sud Pontino e poi dalla Giunta municipale di Gaeta, rispettivamente nelle date 14 giugno 2019 e 2 agosto 2019.
Forte, Merenna e Zottola – rispettivamente Presidente e membri del Cda del Cosind – sono indagati per il reato di lottizzazione abusiva poiché, approvando la delibera del 14 giugno 2019 ad oggetto “Riattivazione Linea Ferroviaria Gaeta-Formia, nodo di scambio”, non hanno verificato, secondo la Procura, quanto previsto dalla Legge Regionale in materia di attività urbanistico-edilizia (n.36 del 1987). Stesso discorso vale per il Sindaco Mitrano, gli assessori Magliozzi, Morini, Martone, Maltempo e D’Argenzio, più la Dirigente Della Notte, che hanno approvato la delibera di Giunta datata agosto 2019, senza verificare se la variante urbanistica fosse supportata da idoneo piano attuativo.
Ad aprile 2021, inoltre, come detto, la società concessionaria del parcheggio, la Gaeta Parking srl, ha presentato una Cila (certificazione inizio lavori asseverata) al Comune di Gaeta includendo l’area oggetto di frazionamento e, per quanto ricostruito dagli inquirenti, venduta illegittimamente alla Società “Immobiliare Cavour srl”. La Dirigente Della Notte aveva espresso, peraltro, secondo la Procura, parere di regolarità tecnica sulla variante urbanistica e per tale ragione viene inclusa negli indagati.
La vicenda inizia a giugno 2018 quando il Cosind decide di vendere, con avviso pubblico, quattro beni immobili (tre fabbricati e un locale tecnico) in Piazza Mazzini, ossia l’area dell’ex stazione ferroviaria del Comune di Gaeta. Ad aggiudicarsi i beni, come noto, la Immobiliare Cavour Srl, costituita a settembre 2018 e composta da Pansini e la coniuge Fabrizia Conte, per la cifra di 409mila euro. Il capitale sociale della Immobiliare è di 30mila euro. Un mese dopo, a ottobre 2018, il Cosind pubblica l’avviso pubblico di vendita dell’area e l’unica a farsi avanti è la Cavour srl.
È nelle more della procedura di vendita che il Cosind di Salvatore Forte avrebbe frazionato il lotto di terreno vicino a quello messo a bando in due date distinte a maggio 2019 e a giugno 2019. E quando si è arrivati alla stipula del contratto tra Cosind e l’immobiliare, per quanto ricostruiscono gli inquirenti, il Consorzio si è obbligato a cedere anche alcune delle aree del lotto frazionato, fuori dall’avviso di vendita. Questo succedeva a luglio 2019. Un mese dopo, ad agosto, la Giunta Mitrano approva la delibera con cui dispone una variante urbanistica per la destinazione d’uso alle particelle, quasi tutte oggetto di frazionamento, mutandole da servizi scolastici a Zona P che sta per parcheggi.
Così, a gennaio 2020, il Cosind conclude la compravendita dando scarsa pubblicità mediatica e alienando alla Cavour srl sia gli immobili oggetto d’asta pubblica sia quelli toccati dal frazionamento: dunque, sia il fabbricato esistente che tutta l’area circostante. Accorpando l’area frazionata all’ex Stazione ferroviaria di Gaeta (l’unica ad essere in vendita) ne è derivato, secondo gli inquirenti, un aumento della capacità edificatoria del lotto di terreno oggetto del bando. E la trasformazione in zona parcheggi dei lotti adiacenti alla ex Stazione ferroviaria avrebbe così incrementato la superficie edificatoria dell’area.
E il disegno si stava avviando alla concretizzazione dal momento che ad aprile 2021 la Gaeta Parking srl, composta al 30 percento dalla Si.Ge.A costruzioni e al 70 percento dalla No Parking Srl di Massimo Vernetti (estraneo alle indagini), e società concessionaria della Immobiliare Cavour Srl, ha presentato la Cila per la realizzazione e la gestione dell’area parcheggio con tanto di cantiere in cui risulta come ditta committente proprio la suddetta Gaeta Parking srl. E la Immobiliare Cavour srl? Risulta proprietaria ma è assente.
Secondo la Procura, poi, l’approvazione della delibera della Giunta, suggerita dalla delibera apripista del Cosind, non è sorretta da programma urbanistico bypassando Consiglio Comunale e Regione Lazio (Mitrano ha spiegato che ci sarebbe stato, da parte della Regione Lazio, il silenzio assenso). Inoltre, l’aumento della capacità edificatoria del terreno adiacente al Piazzale della Stazione costituisce, per gli inquirenti, una vera e propria variante al Piano Regolatore e non, come sostenuto da Mitrano all’epoca dell’emergere della notizia delle indagini, una variazione minima.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Macari, Lattanzi, Miele, Giannichedda, Cardillo Cupo, D’Anna, Di Croce, Buonemani, Renzi, Valente, Ranaldi, Martone e De Cesare.