FEMMINICIDIO A CISTERNA: DOMANI SODANO CHIAMATO A CONFERMARE LA SUA CONFESSIONE

Christian Sodano
Christian Sodano

Duplice omicidio di Cisterna di Latina, fissato l’interrogatorio per la convalida dell’arresto del maresciallo della Guardia di Finanza

Sarà interrogato domani, 16 febbraio, direttamente nel carcere di Via Aspromonte, a Latina, dove è ristretto, il 26enne Christian Sodano, accusato di aver ucciso la 46enne Nicoletta Zomparelli e la 19enne Renée Amato e tentato di fare la stessa cosa con la fidanzata Desyrée Amato.

Difeso dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi, l’uomo, intorno alle ore 9,30, sarà chiamato a confermare o meno la sua versione dei fatti già riferito a investigatori e agenti di polizia e Pm. A decidere su una convalida dell’arresto – Sodano ha confessato il delitto delle due donne, pur sostenendo di non aver mai voluto uccidere Desyrée – che appare scontata sarà il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario.

L’arresto di Sodano, come noto, risale a martedì sera, quando gli agenti della Squadra Mobile di Latina, guidati dal vice questore Mattia Falso, su disposizione della Procura, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del 26enne, militare della Guardia di Finanza, Christian Sodano, gravemente indiziato per il duplice omicidio della sorella e della madre della sua fidanzata, commesso nel pomeriggio di ieri a Cisterna di Latina.

L’attività di indagine ha avuto origine dalla segnalazione effettuata alla Questura di Latina nel pomeriggio dallo zio del ragazzo, il quale ha riferito che quest’ultimo aveva sparato a due persone e si stava dirigendo verso Latina.

Dopo aver raccolto le prime informazioni utili all’individuazione del luogo dove il 26enne si stava dirigendo, gli agenti della Squadra Mobile si sono recati immediatamente presso un’abitazione sita nel quartiere Q4, in Via Sgambati, trovando il ragazzo affacciato alla finestra.

Una volta all’interno dell’appartamento, l’indagato ha subito riferito che poco prima, all’esito di una lite dovuta a motivi sentimentali, aveva sparato con la pistola d’ordinanza — rinvenuta dagli agenti su di un divano presente nel salone — alla madre e alla sorella della sua fidanzata.

Contestualmente, altro personale della Squadra Mobile e del Commissariato di Cisterna di Latina si è recato presso l’abitazione dove è avvenuto il fatto, all’interno della quale sono stati rinvenuti i corpi delle due donne, attinte da alcuni colpi d’arma da fuoco.

Sulla scena del crimine sono altresì intervenuti il Pubblico Ministero di turno, Valerio De Luca, il medico legale e personale della Polizia scientifica per il sopralluogo. La fidanzata 22enne, Desyrée Amato, in stato di shock, è stata trovata e soccorsa per strada. Secondo quanto ricostruito anche grazie alle dichiarazioni rese da quest’ultima, il ragazzo, all’esito di una lite avvenuta all’interno dell’abitazione, avrebbe impugnato l’arma di ordinanza, alla vista della quale la fidanzata è fuggita urlando e si è rifugiata nel bagno.

Udite le grida della ragazza, sono accorse in suo aiuto la madre e la sorella, le quali sono state fatte oggetto di alcuni colpi d’arma da fuoco da parte dell’indagato. Dopo averle colpite, il 26enne si è diretto verso il bagno, prendendo a calci la porta, provocandone la rottura di una parte.

A quel punto, la ragazza scappata di nuovo ha raggiunto la camera della sorella al fine di fuggire dalla finestra, ma è stata anche qui raggiunta da Sodano per poi riuscire a fuggire un’ultima volta e rifugiarsi dietro una legnaia del giardino di casa. Da lì ha udito l’esplosione di altri due colpi di pistola ed è quindi fuggita in strada, passando da un buco della rete di recinzione dell’abitazione.

Pertanto, sulla base dell’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile e dell’interrogatorio tenutosi dinanzi al P.M. De Luca, nel corso del quale l’indagato ha reso dichiarazioni confessorie in merito alla sua responsabilità, confermando quanto dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti, la Procura ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto.

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