I Carabinieri Forestali del Nipaaf, su delega della Procura di Cassino, stanno indagando su alcuni ipotizzati abusi edilizi alla Sep sono tre gli indagati
A maggio scorso, i Carabinieri del Nipaaf hanno eseguito il provvedimento di sequestro e posto i sigilli all’ex centrale elettrica Sep di Ponza in via Cesarano. Alla base del sequestro alcune discrasie tra i lavori in corso d’opera e il Piano Regolatore Generale del Comune. Dunque, una ipotesi di illecito dal punto di vista urbanistico, una delle piaghe dell’isola pontina.
Tra le irregolarità emerse anche il mancato nulla osta per il Piano Assetto Idrogeologico, ossia il cosiddetto Pai che non sarebbe stato mai rilasciato alla struttura.
Ora, invece, partita da un esposto, c’è una indagine che contesta alcune presunte irregolarità nella sede della Sep, la Società Elettrica Ponzese. Secondo quanto ipotizzato, vi sarebbe stata la trasformazione di locali commerciali in locali tecnici, servendosi solo della segnalazione certificata di inizio attività (la cosiddetta Scia). Il problema è che gli uffici della Sep si trovano in un’area sottoposta a vincolo e quindi di competenza anche della Soprintendenza. Ecco perché il cambio di destinazione d’uso dei locali avrebbe richiesto diversa procedura. Peraltro, dopo l’ispezione, i Forestali hanno appurato che sopra il lastrico solare dell’edificio, di competenza demaniale, è stato apposto un impianto climatico. Una aspetto che evidenzierebbe una ennesima irregolarità.
Ad essere indagati, l’amministratore della Sep e due tecnici che si sono occupati di richiedere la Scia al Comune di Ponza, senza ricevere, però, nessun diniego, per un palazzo, quello che ospita la società, sottoposto a vincolo.