PERSONALE DEL COMUNE A LATINA, CISL FP: “NOSTRE RICHIESTE INASCOLTATE DALL’ENTE”

Personale del Comune di Latina, l’intervento del sindacato Cisl Fp: “Le nostre richieste ancora inascoltate dal Comune di Latina”

“Come sindacato abbiamo firmato, per senso di responsabilità, la distribuzione economica delle risorse del Fondo 2023 del Comune di Latina, ma dobbiamo constatare che le nostre richieste continuano ad essere eluse”, spiegano Raffaele Paciocca, segretario Cisl Fp Latina, ed Enza Del Gaudio, segretaria generale Fp Latina attraverso una nota.

“Chiediamo da circa due anni la costituzione dell’organismo paritetico per la innovazione, obbligatorio negli Enti con più di 70 dipendenti, secondo l’articolo 6 del Ccnl ma l’Ente ancora non procede e sterilizza l’importante funzione di partecipazione e conoscibilità di dati del mercato del lavoro pubblico, che renderebbero il processo relazionale, con il datore di lavoro, paritario. In ordine alle cosiddette ‘verticalizzazioni in deroga’, per quanto sia apprezzabile lo sforzo di dare luogo alla procedura, dobbiamo constatare che i posti messi a bando all’interno della polizia locale sono insufficienti e manca qualsiasi previsione nel settore scolastico. Amaramente occorre segnalare che nel settore educativo scolastico non ci sono procedure di verticalizzazione in atto, nonostante per le insegnanti e per le educatrici il contratto abbia previsto un inquadramento ordinamentale nella area funzionari. Inoltre mentre a Roma troviamo conferimenti di responsabilità per le insegnanti che assumono alcuni compiti amministrativi all’interno del plesso scolastico, tale differenziale non fa parte del patrimonio contrattuale delle dipendenti di Latina, segnando una grave ed ingiustificata differenziazione con le colleghe di Roma Capitale.

Abbiamo inoltre chiesto, più volte – aggiungono i sindacalisti -, che la polizia locale di Latina possa avere un dirigente comandante, atteso che è il corpo della seconda città del Lazio, capoluogo di provincia, con un importante legame operativo con la Questura, la Procura e la Prefettura. Ma anche su questo fronte dobbiamo constatare una inspiegabile inerzia. Infine abbiamo chiesto, da circa un mese, un incontro alla sindaca per il settore sociale, in quanto nodo strategico e bacino di lavoro di oltre 300 dipendenti per rappresentare alcune preoccupazioni e criticità e per tornare a sostenere un congruo ampliamento del processo occupazionale degli assistenti sociali, beneficiando delle opportunità fornite dallo Stato che sostiene i costi completi purché venga rispettato un rapporto tra residenti e assistenti in servizio”. 

“Se vi sono segnali apprezzabili di investimento sul personale – concludono Paciocca e Del Gaudio, riteniamo ci siano ancora vaste aree dove l’amministrazione non risponde alle nostre istanze”.

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