Camping Sole Azzurro: il Tribunale amministrativo rigetta una nuova domanda cautelare. L’area rimane da sgomberare
Non trova fine la querelle a carte bollate tra Camping Sole Azzurro e Comune di Latina. Dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato risalente allo scorso 9 novembre, con cui i giudici del massimo grado amministrativo si sono espressi respingendo l’appello della Camping Sole Azzurro, è arrivata una seconda ordinanza, stavolta del Tar, che si è espressa sui motivi aggiunti dal ricorrente privato.
Lo scorso 9 novembre, il Consiglio di Stato aveva stabilito che “l’impossibilità di effettuare lo sgombero dell’area nel termine fissato è un problema di fatto che troverà una concreta soluzione attraverso un accordo informale con l’amministrazione“. Un accordo che dovrà essere trovato tra Comune e Camping Sole Azzurro, costretto a sgomberare.
Solo che la società del Camping Sole Azzurro, tramite l’avvocato Fabio Raponi, ha presentato un nuovo ricorso al Tar, integrato da motivi aggiunti, contro Comune di Latina, difeso dagli avvocati Anna Caterina Egeo e Alessandra Muccitelli, e Agenzia delle Entrate, assistita dall’avvocatura di Stato.
Il ricorso chiedeva l’annullamento di tutta una serie di atti del Comune di Latina e dell’Agenzia delle Entrate alla decisione di far sgomberare l’aria e di ottenere, da parte dell’ente di Piazza del Popolo, a titolo di indennità risarcitoria per occupazione senza titolo delle unità immobiliari, la somma di 102.948,60 euro.
Tramite ordinanza di oggi, 6 dicembre, il Tar ha praticamente ribadito ciò che ha spiegato nella precedente ordinanza Palazzo Spada, poiché “non si rinvengono elementi per cui discostarsi da quanto affermato nell’ordinanza n. 208 del 12.10.2023, confermata da ordinanza del C.d.S. n. 4496 del 9.11.2023, anche tenuto conto che nella specie trattasi di attività amministrativa esercitata in un contesto non paritetico conseguente alla confisca penale“.
Per tale ragione, il Tar ha rigettato la domanda di tutela cautelare presentata dal Camping Sole Azzurro, condannando la ricorrente alla spese di 1500 euro a favore del Comune di Latina.
Lo scorso 12 ottobre, peraltro, si era concretizzato un altro tassello dell’ormai intricata vicenda tra le due parti. Il Comune di Latina si era visto dare ragione dai giudici amministrativi. Il Tar di Latina – Presidente Davide Soricelli, estensore dell’ordinanza Roberto Bucchi – aveva infatti rigettato la domanda cautelare che chiedeva di sospendere l’ordinanza del Comune di Latina che aveva intimato alla cooperativa di sgomberare i luoghi dove si trova il camping, ossia a Foce Verde, in Via Capraia.
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Nel mese di agosto, come noto, fu pubblicata l’ordinanza per la cessazione dell’attività del noto Camping Sole Azzurro, al lido di Latina. Pochi giorni dopo, una nuova ordinanza per far sgomberare i luoghi, oltreché a chiedere una indennità risarcitoria per oltre 100mila euro. Uno sgombero che il Comune di Latina aveva provato a far valere dopo che il camping aveva subito una confisca.
Il 13 ottobre, però, quando pareva essere arrivata a un punto la questione dello sgombero dell’area, il Consiglio di Stato aveva ribaltato al decisione del Tar di Latina. Palazzo Spada, infatti, aveva accolto l’istanza dell’avvocato Raponi, che difende gli interessi del camping, emettendo un decreto cautelare che sospendeva l’ordinanza del TAR del 12 ottobre.
Successivamente, in serie, le due ordinanze di Consiglio di Stato e Tar che hanno visto dare ragione al Comune di Latina.