OMICIDIO FIDALEO, MOLINARO RIMANE IN CARCERE: RESPINTO IL RICORSO

Giuseppe Molinaro e Giovanni Fidaleo

La Cassazione ha respinto il ricorso di Giuseppe Molinaro, l’appuntato dei carabinieri accusato dell’omicidio del direttore dell’Hotel Nuova Suio di Castelforte Giovanni Fidaleo e del ferimento di Miriam Mignano

La Corte di Cassazione di Roma ha respinto il ricorso contro la pronuncia del Riesame di Roma presentato dal Carabiniere Giuseppe Molinaro, l’uomo che lo scorso 7 marzo ha fatto fuoco dentro la hall dell’albergo “Nuova Suio Terme” uccidendo il direttore dell’albergo, Giovanni Fidaleo, e ferito gravemente l’ex comapagna Miriam Mignano.

Molinaro, difeso dall’avvocato Paola Maria Napoli, quindi, rimane nel carcere militare di Santa Marian Capua Vetere.

Nei mesi scorsi, gli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Napoli avevano chiesto la modifica della seconda ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata dal Gip del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli. Il Riesame di Napoli si era dichiarato non competente a decidere a causa del trasferimento degli atti dell’inchiesta da Santa Maria Capua Vetere a Cassino.

Per tale ragione, i legali del Carabiniere 58enne originario di Teano avevano rinnovato la richiesta di beneficiare dell’attenuazione della misura cautelare in considerazione del quadro clinico dell’omicida che si è recentemente sottoposto a un intervento chirurgico e si trova in cura da una psicologa da circa tre anni. Secondo i legali, l’uomo, al momento dell’omicidio, non era capace di intendere e di volere.

Per Molinaro, sono stati chiesti gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. È stata anche richiesta la perizia psichiatrica volta a valutare le facoltà mentali dell’uomo.

Dopo un momento di riserva, ad aprile scorso, i giudici del Riesame di Roma avevano deciso: Molinaro è compatibile con il carcere e poteva rimanere ristretto nella struttura militare di Santa Maria Capua Vetere.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Molinaro si era recato a bordo della propria autovettura presso l’Hotel Nuova Suio, sito a Castelforte, in località Suio, dove aveva mortalmente attinto con 4 colpi d’arma da fuoco (di cui 3 tra addome e torace e 1 sulla mascella destra), Giovanni Fidaleo, gestore della citata struttura alberghiera, nonché gravemente ferito con 2 colpi d’arma da fuoco (di cui 1 all’addome e 1 all’altezza del seno sinistro) Miriam Mignano, dipendente di un’azienda privata (nda: la Italpol).

il movente del gesto è da ricondurre alla gelosia nutrita dal militare nei confronti della donna, con la quale Molinaro ha avuto una relazione sentimentale, successivamente terminata. L’uomo, secondo la sua versione fornita nel corso dell’interrogatorio avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, sarebbe arrivato nella struttura alberghiera per un incontro chiarificatore con l’ex compagna e soprattutto riguardo alla nuova presunta relazione con Fidaleo. Al che, dopo essersi visto nel parcheggio dell’hotel, in quel periodo chiuso, Molinaro e Mignano si sarebbero avviati verso la hall dell’hotel dove è arrivato Fidaleo. Qui, le cose diventano poco chiare: è probabile che sia nato un diverbio da cui è scaturita la reazione furente dell’appuntato dei Carabinieri con gli spari, l’uccisione del direttore d’albergo e il ferimento di Miram Mignano.

Ad ogni modo, all’esito degli accertamenti tecnici effettuati sul posto, sono stati sottoposti a sequestro i locali dell’albergo per i successivi rilievi specialistici da parte del RIS di Roma (balistica), la pistola d’ordinanza e l’autovettura (Ford Focus) del militare, 7 bossoli esplosi cal. 9 PB3 frammenti di ogive1 spranga di alluminio, varie tracce di natura ematica1 dvr del sistema di video sorveglianza della struttura ricettiva verosimilmente non funzionante, 3 telefoni cellulari (di cui 1 appartenente a persona informata sui fatti).

Leggi anche:
OMICIDIO DI SUIO, RIESAME SI DICHIARA INCOMPETENTE SUL RICORSO DI MOLINARO

Articolo precedente

I CASI MARCHESELLI E MIGNANO TENGONO BANCO AL COMUNE DI LATINA, LBC: “INTERDETTI DALLE RISPOSTE DELL’AMMINISTRAZIONE”

Articolo successivo

STALKING, OSSESSIONATO DALLA GELOSIA LA PERSEGUITA: RINVIATO A GIUDIZIO

Ultime da Giudiziaria