Arpalo 2: inizierà in primavera il processo che vede al centro del procedimento il fallimento del Latina Calcio in epoca Maietta
Inizierà il prossimo 16 maggio, il processo che vede alla sbarra diversi protagonisti della vicenda del Latina Calcio ai tempi di Maiettopoli quando l’ex deputato di Fratelli d’Italia, Pasquale Maietta, stava per incorrere in tutti i guai giudiziari che gli sono piovuti addosso dal 2016 in poi. Il processo, come noto, è una costola rilevante del procedimento denominato Arpalo, il cui processo è in corso di svolgimento presso il Tribunale di Latina.
Sono, infatti, 37 gli imputati del secondo filone dell’inchiesta Arpalo condotta della Guardia di Finanza e dalla Squadra Mobile di Latina, coordinati dai sostituti procuratori di Latina Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo, che dovranno affrontare il processo. Tutti rinviati a giudizio nel procedimento che vede al centro sempre il Latina Calcio (anche nel primo filone ci sono episodi contestati in merito alla società calcistica), per ipotesi di associazione per delinquere finalizzata a bancarotta fraudolenta, riciclaggio e corruzione. L’attuale dirigenza del Latina Calcio, va detto, è completamente estranea all’indagine e al processo.
Già alcune ipotesi di reato contestate ad alcuni indagati sono state dichiarate estinte per intervenuta prescrizione. A dicembre, il Presidente del collegio del Tribunale, il giudice Gian Luca Soana, che avrebbe dovuto giudicare gli imputati si è dichiarato incompatibile poiché, all’epoca del primo filone (Arpalo 1, per intendersi), ha fatto parte del collegio romano del Riesame che ha discusso i ricorsi degli imputati contro le misure disposte dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina.
Oggi, 8 febbraio, è stato letto in aula il provvedimento del Presidente del Tribunale di Piazza Buozzi, Caterina Chiaravalloti, con cui è stato assegnato a un nuovo collegio il procedimento chiamato per convezione “Arpalo 2”. Il prossimo maggio, gli imputati si troveranno di fronte al collegio dei giudici composta da Francesca Coculo (Presidente), Elena Nadile e Clara Trapuzzano.
Al centro del secondo troncone d’indagine, i tre imprenditori che rilevarono la società calcistica prima che fallisse, in circostanze che apparirono inusuali: Benedetto Mancini e Angelo Ferullo, entrambi di Anzio, e Regina Daniela Wainstein originaria della Finlandia.
Alla sbarra, anche Pasquale Maietta e l’imprenditore di Sermoneta, ex candidato sindaco ed ex dirigente del Latina Calcio, Antonio Aprile. A processo la stessa imprenditrice ed ex Presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, il figlio di lei, Fabrizio Colletti, e professionisti, imprenditori, più l’ex braccio destro di Maietta e team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti (alla sbarra anche nel processo principale di Arpalo). E ancora: Augusto Bizzini, Max Spiess, Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce e Paola Neroni, il commercialista Salvatore Di Raimo (già condannato col rito abbreviato a 4 anni per il processo Arpalo) oltreché ai tre finanzieri, all’epoca dei fatti in servizio presso il Comando provinciale di Latina, Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.
A luglio scorso, il Gup del Tribunale di Latina Mario La Rosa aveva accolto anche la costituzione di parte civile delle tre curatele fallimentari: Latina Calcio, Tre Assi srl e Emme srl.
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