Archiviata la querela per diffamazione nei confronti dei tre consiglieri comunali d’opposizione di Campodimele
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, tramite ordinanza del 9 dicembre scorso, ha respinto l’istanza di opposizione all’archiviazione avanzata dal sindaco di Campodimele, Roberto Zannella, attualmente sospeso per via della Legge Severino in ragione della condanna per l’affaire delle autorizzazioni rilasciate ai noleggiatori senza conducente. L’istanza di Zannella era stata inoltrata dopo che la Procura di Latina aveva archiviato la querela per diffamazione nei confronti dei tre consiglieri comunali di opposizione Emanuele De Luca, Jessica Di Fonzo e Nazzareno Carnevale, difesi dall’avvocato Guglielmo Raso.
Zannella aveva denunciato i tre consiglieri d’opposizione per dichiarazioni rilasciate su “Latina Tu” e sulla pagina Facebook di “Evviva Campodimele”. Il primo cittadino si riferiva a un articolo pubblicato su “Latina Tu” in data 30 luglio 2020 (leggilo di seguito al link in evidenza), in cui i tre consiglieri comunali denunciavano la presenza di un “estraneo” tra le stanze degli uffici del Comune, ossia Francesco Paolo Zannella, fratello del Sindaco, noto alle Forze dell’Ordine per essere pluripregiudicato e per fungere da “stampella” del Sindaco medesimo. L’articolo e le dichiarazioni dei consiglieri comunali facevano seguito all’esposto presentato da De Luca a maggio 2020.
Per il Gip Cario, che ha confermato le ragione dell’archiviazione da parte della Procura di Latina, le dichiarazioni dei tre consiglieri rispettano i principi del criterio di verità, del diritto di critica e risultano di interesse pubblico in riferimento alla figura del fratello del Sindaco Zannella.
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A parte il procedimento penale ormai archiviato, rimangono ancora in piedi le cause civili intentate dallo stesso Zannella e anche dal Comune di Campodimele. Due cause distinte riunite dal Tribunale di Latina che si discuteranno il prossimo marzo, nonostante questa archiviazione sul versante penale potrebbe incidere molto anche nel processo civile.
Non passò inosservata, infatti, la delibera disposta a novembre del 2020 dalla Giunta guidata dall’allora sindaco Roberto Zannella che stabilì di fare causa, per via civile, ai tre esponenti di opposizione del gruppo “Evviva Campodimele”.
I motivi? Secondo l’allora Sindaco Roberto Zannella, il Vice-Sindaco Alessandro Grossi e l’Assessore Tommaso Grossi, che compongono la Giunta campomelana e che hanno approvato la delibera querela-opposizione, “da alcuni mesi l’Amministrazione Comunale è oggetto di ripetuti attacchi, sia sulla stampa che sul web (social network) da parte di esponenti della minoranza, estremamente gravi e lesivi dell’immagine del Comune di Campodimele, indubbiamente pregiudizievoli dell’onorabilità e del buon nome dell’attuale Amministrazione, impegnata, sin dal suo insediamento avvenuto nel 2018, ad assicurare trasparenza, legalità, buon funzionamento, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa“.
“È indubbio – si leggeva in delibera – il grave discredito nell’opinione pubblica arrecato da questi interventi del tutto ingiustificati; vengono, inoltre, diffuse sui social network notizie verosimili, ma non vere, a volte del tutto infondate, che in maniera subdola e tendenziosa discreditano l’intera struttura comunale oltre che i dipendenti e responsabili dei servizi i quali vengono additati di incapacità, sulla stampa e a mezzo web con l’attribuzione di comportamenti non rispondenti alla realtà“.
Un clima che, secondo i tre amministratori, creava una “costante pressione psicologica, fonte di manifestati malesseri” che “sta seriamente minando la funzionalità degli Uffici e danneggia l’intera collettività campomelana, di cui viene dato un quadro poco lusinghiero, ingiustamente falsato all’esterno“.
Ora, il Gip Cario, almeno per il procedimento penale, ha archiviato tutto poiché la notizia di reato risulta infondata.