20 ANNI SENZA ESSERE PAGATI PER LE TRASFUSIONI: ASL DI LATINA DOVRÀ SBORSARE 800MILA EURO

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Ospedale Santa Maria Goretti di Latina (foto ordine dei medici di Latina)
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina (foto Ordine dei medici di Latina)

Dal 1996 al 2015, la ASL di Latina non ha provveduto alla liquidazione dei corrispettivi maturati dall’équipe del servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina: Tribunale e Tar la condannano

Il giudice del Tribunale di Latina, Umberto Maria Costume, ha condannato la Asl di Latina al pagamento delle somme per le prestazioni rese per anni da alcuni operatori che hanno ricorso contro la stessa azienda sanitaria locale.

La storia è annosa e ha a che vedere con i servizi di trasfusione resi dai sanitari che poi sono stati costretti, nel 2016, a fare causa all’Asl che non pagava quanto dovuto.

La questione divenne anche materia di interrogazione al Senato della Repubblica, quando, nel 2017, l’allora senatore Giuseppe Vacciano, come primo firmatario, depositò due interrogazioni rivolte a ministero della sanità e ministero economia e finanze.

Il decreto ministeriale 1° settembre 1995 – ricordava l’interrogazione parlamentare -, recante “Disciplina dei rapporti tra le strutture pubbliche provviste di servizi trasfusionali e quelle pubbliche e private, accreditate e non accreditate, dotate di frigoemoteche”, individua nella percentuale del 20 per cento, calcolata sul totale spettante alla ASL territoriale, il compenso extra da destinare al personale dei reparti trasfusionali autorizzati che materialmente garantiscono la continuità del servizio.

“Pare, dunque, – continuava l’interrogazione – che dal 1996 al 2015 la ASL pontina abbia puntualmente riscosso e assorbito nei bilanci annuali le somme derivanti dalle convenzioni stipulate con strutture terze, senza mai conferire l’emolumento aggiuntivo del 20 per cento al personale del reparto”.

Rispetto agli emolumenti da versare ne nacque un contenzioso tra l’interpretazione data dall’allora direttore generale dell’Asl e gli stessi sanitari che hanno intrapreso una lunga battaglia legale: da una parte la ASL di Latina e dall’altra il personale del servizio di Immunoematologia e medicina trasfusionale del Goretti, assistito dall’avvocato del Foro di Latina, Ermanno Le Foche.

Ora, quella battaglia si è conclusa davanti al Tribunale di Latina che tramite il giudice Costume, a febbraio 2022, ha dato ragione ai sanitari. Anzi no, perché gli operatori, circa una trentina, hanno dovuto rivolgersi anche al Tar di Latina con un ricorso per ottemperanza e una conseguente nomina di un Commissario ad Acta. 

L’esecuzione e quindi il pagamento stabilito dall’Asl si sono realizzate oltre un anno e mezzo dopo, attraverso due delibere – la 790 e la 898 di luglio e ottobre 2023 – che hanno comportato un esborso superiore ad 800.000 euro a carico dell’azienda sanitaria locale.

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