L’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo ha ottenuto il risarcimento da parte di RTI Spa, responsabile della messa in onda del noto video di “Striscia la Notizia” risalente al 2010
A scriverlo è il Caffè, con un articolo a firma di Bianca Francavilla. Una notizia anticipata dal sempre solerte sui social, Salvatore De Monaco, ex presidente della Provincia, politico latinense di lungo corso e da sempre fedelissimo di Zaccheo.
Il video per cui Rti è stata stata condannata a risarcire Zaccheo è quello in cui l’ex sindaco, nell’aprile 2010, avrebbe pronunciato, rivolto all’allora Presidente di Regione Lazio Renata Polverini, la frase: “Non ti dimenticare delle mie figlie!“. “Avrebbe” perché, in realtà, sin da subito fu evidente che non era quella l’espressione utilizzata da Zaccheo. Ora, ad accertarlo definitivamente, è un consulente tecnico d’ufficio nominato dalla famiglia Zaccheo e una sentenza di risarcimento per i danni morali subiti. Per quelli biologici, secondo quanto riporta l’ex sindaco sentito da Il Caffè, ci sarà un calcolo a parte.
Tanti i commenti di giubilo sui social per il risarcimento di Zaccheo, come quello dell’ex Assessore all’Urbanistica Massimo Rosolini che scrive: “La cosa gravissima, gravissima per la democrazia, è che sulla base di questo “l’ho sentito in televisione”, usato come un arma, si è destituito un sindaco eletto e si è commissariata la città!“.
Una tesi, piuttosto condivisa, ma che non trova riscontro nella realtà poiché il primo cittadino dell’epoca fu destituito non tanto per il video – utilizzato come un pretesto e evidentemente farlocco dal suo primo apparire – quanto, invece, per un regolamento interno al centro-destra di allora, capeggiato dal grande avversario politico Claudio Fazzone. Al netto del fatto che ciò che si contesta alla figura politica di Zaccheo non è mai stato un video della trasmissione del Gabibbo, ma le azioni amministrative e alcune vicende poco chiare che, come documentato più volte da Latina Tu, la città si porta ancora dietro.