VILLA DI MAMURRA, TUTTO PRONTO PER L’INAUGURAZIONE

Martedì 22 novembre, alle ore 12.30 presso l’area archeologica di Giànola (Formia), avrà luogo l’inaugurazione dell’Edificio Ottagono nella Villa di tarda epoca repubblicana, Villa di Mamurra, cavaliere romano originario di Formia che fu praefectus fabrum (prefetto degli ingegneri) al seguito di Gaio Giulio Cesare in Gallia

L’evento si svolgerà alla presenza dell’Onorevole Daniele Leodori, Presidente Vicario della Regione Lazio, e di Carmela Cassetta, Presidente dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse.

La Villa di Mamurra costituisce, con la sua estensione di circa 9 ettari, l’area archeologica di Giànola all’interno dell’omonima area protetta, un’oasi naturalistica di suggestiva bellezza ricompresa nel suggestivo Parco Riviera di Ulisse.

“Giunge a compimento – dichiara la Presidente del Parco Carmela Cassetta – un’importante azione di tutela e valorizzazione, oggetto di estese e pluriennali campagne di scavo e interventi di restauro, seguite a quelle già condotte da Parco, a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone e Latina che desidero ringraziare per l’eccellente lavoro svolto. La parte pienamente fruibile dell’area archeologica di Giànola viene così ad essere ampliata e riapre al pubblico in un rinnovato percorso di visita».

La cosiddetta villa di Mamurra, che sorgeva a pochi metri dal mare, si estendeva in due ampi settori, in lunghezza, per alcune centinaia di metri, verosimilmente oltre che per poter godere della vista del mare in modo da poter adeguarsi alle diverse condizioni climatiche estive ed invernali. Il corpo principale era di forma ottagonale, e risultava affiancato dai due bracci, con due grandi cisterne per la raccolta e conservazione delle acque e da due portici che degradavano verso il mare.

La struttura a pianta ottagonale che costituiva “cuore” del complesso è conosciuto anche come Tempio di Giano. La scala coperta che possiamo ancora oggi ammirare serviva a collegare i due portici. Le due piscinae ospitavano gli allevamenti ittici della Viulla, successivamente adattato a porticciolo nella prima metà del XX secolo. L’intero complesso della villa fu riscoperto e studiato a partire dal Settecento; nella stessa occasione fu redatta una relazione, a noi pervenuta, nella quale è possibile ricostruire lo stato di conservazione dello stabile all’epoca. Oggi della villa restano diversi ambienti posti in modo discontinuo lungo un tratto di costa di oltre 200 mt. Il visitatore può ammirare due cisterne che servivano per raccogliere sia l’acqua piovana che quella proveniente da qualche sorgente oggi scomparsa.

L’Edificio Ottagono è stato il principale intervento di restauro conservativo unitamente all’accessibilità dei nuovi percorsi: “L’evento di inaugurazione – preannuncia la Presidente del Parco – sarà l’occasione per l’avvio di un protocollo d’intesa tra Enti, Soprintendenza e Direzione regionale Polo Museale finalizzato a un progetto di valorizzazione che prevede l’inserimento della Area archeologica e dei suoi percorsi didattici nella “rete” di conoscenza del territorio. Una importante riappropriazione del passato, per un futuro più consapevole”.

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