VENTOTENE “ISOLA VERDE, UN’OPPORTUNITÀ SOSTENIBILE”: IL PROGETTO DI RUBINACCI

Scritto e a cura di Orazio Ruggieri

“Isole Verdi e Ventotene: ambiti e finalità. Quali interventi per l’Isola”. È il tema trattato dall’ing. Raffaele Rubinacci, delegato del comune isolano per i progetti PNRR, in un interessante incontro tenutosi presso la struttura polivalente “Umberto Terracini”  al quale hanno preso parte il sindaco Carmine Caputo, che ha parlato di “Una sfida che unisce la comunità”, Aline Pennisi, direttore generale del Ministero Economia e Finanze, che ha trattato il tema “PNRR, da dove nasce e come funziona. Obiettivi e vincoli”,  Francesco Monaco, capo dipartimento supporto ai comuni e studi politiche europee IFEL (‘Istituto per la Finanza e l’Economia Locale’ dell’ANCI) e moderato da Mimmo Manzo.

“Il programma “isole verdi”-ha esordito l’ing. Rubinacci- coinvolge 19 isole non interconnesse, 13 comuni, per un totale di 140 progetti. Si tratta di Capraia, Isola del Giglio, Ponza, Ventotene, Isole Tremiti, Ustica, Pantelleria, Leni , Malfa , Santa Maria Salina, Favignana, Marettimo, Levanzo, Lampedusa, Linosa, Lipari, Vulcano, Stromboli,  Panarea, Filicudi e  Alicudi. Il costo totale ammonta a 200 mln€ e le risorse assegnate a “Ventotene Isola Verde” 12,270 mln€. Ventotene –ha sottolineato l’ing. Rubinacci- non è solo il centro geografico delle isole coinvolte dal programma ma, addirittura, la gestione del suo progetto sta suscitando notevole attenzione da parte dei numerosi soggetti istituzionali coinvolti. Ad oggi, infatti, è il primo  Comune a rispettare  i tempi e le procedure previste dal Ministero dell’Ambiente e dalla Cassa Depositi e Prestiti”. E’ seguita, quindi, la presentazione delle tappe del Progetto.

“Il comune di Ventotene ha la titolarità dell’intervento e quindi si configura come Soggetto Attuatore. A differenza di altri Progetti finanziati, i Progetti PNRR devono adottare una metodologia di Pianificazione e Controllo, basata su:  raggiungimento di Obiettivi, rispetto del Cronoprogramma di dettaglio condiviso con il MASE,  attenzione ai  Flussi di Cassa (a valle dell’anticipo iniziale i fondi vengono versati solo a fronte di pagamenti quietanziati verso terzi), Servizi di Progettazione / Collaudi / Commissioni, Investimenti in opere, Acquisti di forniture, Acquisizione di terreni,  Servizi di Formazione e di Informazione,  Assunzione di Personale nei limiti stabiliti. TD stabilizzabile, stati di Avanzamento Mensili e Formali  a partire dal 30 giugno 2023. Ci sono poi gli adempimenti tassativi nelle date stabilite e che sono: 31/12/2023  notifica al MASE sull’avvio delle Procedure di Gara per interventi sui Progetti Integrati M2C1;  31/12/2024 Report su Stato di Attuazione Interventi a metà della durata;   30/06/2025 Presentazione alla Commissione Europea dei Bandi e Specifiche; 30/06/2026 Report su Stato di Attuazione a regime. Devono essere conclusi definitivamente almeno 3  Interventi.

La tabella di marcia prevede nell’ordine: Indagini Preliminari, Autorizzazioni e Pareri,  Progettazione fattibilità tecnico-Economica,  Progettazione Definitiva,  Progettazione Esecutiva,  Pubblicazione Bando per Affidamento Lavori / Forniture,  Aggiudicazione appalto/Forniture, Esecuzione Lavori / Acquisizione Forniture, Collaudo, Monitoraggio, Promozione / Comunicazione Risultati, Reporting. Perché è opportuno, ora, rivedere schede e progetto? –ha proseguito l’ing. Rubinacci- Questo momento è tanto prezioso dopo che si è registrato l’aggiornamento di alcune normative UE: è stato comunicato che sono finanziabili solo i veicoli elettrici e non più gli ibridi; c’è poi l’identificazione di eventuali ridondanze con precedenti Iniziative già finanziate, come, ad esempio, le compostiere di Comunità. Bisogna pure verificare la necessità/opportunità di alcune forniture previste, come, ad esempio, quelle  riguardanti le imbarcazioni elettriche. Altro controllo va fatto per verificare e gli erogatori pubblici di acqua: «casette dell’acqua», fontanelle, etc..: vanno anche  monitorate le compostiere per privati. C’è, in questo momento di controllo pure la verifica di inserimento di nuove esigenze, come piste ciclabili e pedonali, cisterne private per la raccolta delle acque piovane. Si sente anche l’esigenza di analisi di scenari alternativi nel triennio 2023-2026  in funzione di progetti futuri di grande discontinuità ( Strada Alternativa, Cablaggio sottomarino, etc.), il tutto con l’intento di condividere le azioni”.

Questi, poi, i punti di attenzione citati dal relatore:  generazione di valore durevole nel tempo, vantaggi concreti per la Comunità, manutenibilità dei nuovi impianti e impatti sui Bilanci futuri, nuovi servizi da fornire,  risorse, competenze  e capacità di gestione. E’ insomma una rivoluzione che porta dalla transizione ecologica alla trasformazione sostenibile con questi traguardi: sostituire la fonte di energia, da fossile a rinnovabile, è condizione necessaria ma non sufficiente per introdurre un nuovo modello per vivere e far vivere l’Isola. La tecnologia può supportare il cambiamento, ma non lo implementa. E’ l’occasione per interrogarsi e convergere su una visione comune di Isola e sul modello di vita che si vuole offrire alla comunità e ai visitatori. “La transizione – ha concluso il relatore – è un processo, la  trasformazione, un punto di arrivo”.

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