Hotel “Lo Smeraldo” a Ventotene: la Guardia di Finanza di Formia ha sequestrato una parte del noto albergo isolano
I militari della Guardia di Finanza di Formia hanno posto i sigilli a una parte della struttura alberghiera, su disposizione della Procura di Cassino.
Secondo le prime ipotesi, il provvedimento sarebbe scaturito a causa di alcune irregolarità urbanistiche realizzate nell’albergo che vedeva peraltro alcuni lavori di riqualificazione in essere. Inoltre, vi sarebbe stato un vizio nell’assegnazione dell’hotel, tramite asta, dopo il fallimento della società “Lo Smeraldo srl”.
A evidenziare l’ipotesi di dubbia alienazione dell’albergo, era stato l’ex consigliere comunale d’opposizione (il Comune è commissariato) Pietro Pennacchio che aveva inviato alla Procura di Cassino un esposto che metteva all’attenzione la sezione fallimentare del Tribunale di Latina, già in passato terremotata dallo scandalo Lollo.
Secondo l’esponente politico, l’asta sarebbe stata viziata dal fratello dell’ex Sindaco Gerardo Santomauro il quale sarebbe intervenuto con una Pec. L’ex primo cittadino risulta già indagato, in altra inchiesta, insieme a ex consiglieri comunali e impiegati del Comune in ordine a un fascicolo, aperto dalla Procura di Cassino, per abuso d’ufficio, abuso edilizio e falso in atto pubblico.
L’hotel, infatti, dopo due chiamate d’asta andate deserte, sarebbe stata aggiudicata a un imprenditore con l’accollo di tutti i debiti pregressi, su suggerimento della suddetta Pec che chiedeva un concordato preventivo in luogo della vendita. A garanzia del passaggio, una fidejussione che al momento sarebbe finita all’attenzione della magistratura.