Uxoricidio a Terracina, in silenzio il 93enne di Colleferro, Otello De Castris, accusato di aver ucciso la moglie di 82 anni
È stato interrogato ieri, alle ore 13, il 93enne di Colleferro, Otello De Castris, accusato dell’omicidio volontario della moglie 82enne Luisella Trombetta, avvenuto nella casa delle vacanze a Terracina in Via Di Vittorio. L’uomo, alla presenza del suo avvocato Paolo Salvi, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, che si è recata nel carcere di Latina, in Via Aspromonte, dove l’anziano si trova recluso da martedì scorso.
Lo scorso 26 novembre, i Carabinieri di Terracina hanno arrestato il 93enne per l’ipotesi di omicidio aggravato della propria moglie 82enne, Luisella Trombetta. Un evento tragico e inaspettato capitato a 24 ore dalla Giornata contro la violenza sulle donne che si celebra ogni 25 novembre e che pure a Terracina ha trovato grande rispondenza.
Verso le ore 8,30, in via Giuseppe Di Vittorio numero 9, non lontano dal lungomare Circe, su richiesta pervenuta al 112 dalla figlia, non convivente, della coppia, i Carabinieri della Compagnia di Terracina, guidati dal maggiore Saverio Loiacono, e della Stazione di Terracina, diretti dal luogotenente Saverio Guida, sono intervenuti nell’abitazione al primo piano dei due anziani, rinvenendo nella stanza da letto, distesa sul pavimento, il corpo senza vita della donna, che presentava dei graffi al collo. La figlia che ha telefonato al numero d’emergenza era stata avvertita a sua volta dallo stesso padre, Otello De Castris, che le avrebbe detto di venire subito nell’appartamento di Terracina perché aveva commesso qualcosa di “brutto”.
Sul posto sono arrivate anche le ambulanze del 118, richiamando l’attenzione dei parenti della vittima e dei residenti del quartiere che hanno fatto la scoperta della tragedia di prima mattina. Sono stati eseguiti rilievi tecnici a cura di personale specializzato del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Latina, oltreché al sopralluogo da parte del pubblico ministero della Procura di Latina di turno, Simona Gentile.
Sulla base delle risultanze, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto. Sulla salma è stato eseguito l’esame autoptico disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha nominato un medico legale dell’istituto di medicina legale dell’università romana di Tor Vergata, Gianluca Marella, arrivato sul posto anche nel giorno dell’omicidio. Le risultanze autoptiche ci saranno da giorni ma sulle modalità dell’omicidio non appaiono molti dubbi: la donna è stata strangolata, per poi essere finita con un cuscino pressato in viso che non l’ha fatto più respirare.
Secondo quanto riportato dai vicini di casa, i due erano sempre andati d’accordo, benvoluti da tutti, eppure da qualche settimane stavano litigando sempre più spesso. Il fatto criminoso è avvenuto quindi al culmine dell’ennesima lite, mistero sulle cause. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa della coppia. Attraverso le loro testimonianze, le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire cosa sia accaduto all’interno dell’abitazione. L’uomo dichiarato in stato di arresto è stato interrogato, ma presentava uno stato confusionale.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno portato via anche i cuscini, segnale che le indagini sono aperte anche all’ipotesi del soffocamento. L’uomo, in un caso, avrebbe stretto al collo la moglie, nell’altro l’avrebbe uccisa non facendola più respirare.
La coppia, originaria di Colleferro, viveva in quella casa per le vacanze estive, ma stavolta aveva deciso di rimanere lì anche per i mesi autunnali per via di un’operazione subita dall’uomo il quale si muoveva con un deambulatore.