TRADIZIONE, SCUOLA E TERRITORIO, IL PROGETTO AL “PACIFICI-DE MAGISTRIS” DI SEZZE

“Round Table Risto Stud”: tradizione, scuola e territorio al centro del progetto al “Pacifici e De Magistris”

Mercoledì 27 e Giovedì 28 novembre l’istituto “Pacifici e De Magistris” di Sezze ha ospitato l’evento conclusivo del ciclo di incontri “Round Table Risto Stud”, un’iniziativa promossa dall’assessorato allo Sviluppo Locale e Politiche del Lavoro del Comune di Sezze in collaborazione con la Camera di Commercio Frosinone-Latina, Confcommercio Lazio Sud e Asip Imprese e Persone di Latina.

Il progetto mirava a creare un legame tra istituzioni, imprese e scuola, con l’obiettivo di avvicinare i giovani alle competenze e alle esperienze dei ristoratori locali. Dopo gli appuntamenti dedicati al carciofo di Sezze e alla visciola, il terzo e ultimo incontro ha avuto come tema “Il cibo nella terra del Mito: i piatti della Tradizione”, una due giorni all’insegna delle tipicità del territorio, che ha coinvolto oltre 15 studenti dell’alberghiero e 4 Chef/imprenditori Locali: Maria Nasso (Lady Chef), Emanuela Proia (I Gricilli), Nonna Assunta (Antica Pasticceria Setina), Andrea e Pamela Gizzi (Lumache di Qualità).

La dirigente scolastica, Prof.ssa Rossella Marra, ha sottolineato l’importanza di trasmettere il patrimonio culturale del territorio alle nuove generazioni, elogiando l’impegno delle classi e dei docenti che hanno collaborato al progetto. L’assessore Lola Fernandez, che ha curato l’intero percorso, ha evidenziato il valore della sinergia tra scuola e istituzioni.

“Crediamo fortemente in una progettualità che coinvolga i giovani per prepararli al mondo del lavoro. Un esempio è il progetto finanziato da ANCI “Talenti da Coltivare”, dove Sezze ha ottenuto 15 posti per giovani imprenditori grazie all’istituto. Il nostro metodo parte dai fabbisogni del territorio, creando una rete di realtà interconnesse”. Tra i prossimi obiettivi l’assessore ha anche citato il Comitato Locale per l’Occupazione, finanziato dalla Regione Lazio, che prevede nuove assunzioni nei prossimi due anni, e il progetto Setia Factory, che mira a realizzare a Sezze una fattoria sociale entro il 2029 per valorizzare prodotti locali e tradizioni attraverso un modello di agriturismo multifunzionale. Dal canto suo, il sindaco di Sezze Lidano Lucidi ha ribadito l’importanza del cibo come veicolo di cultura e identità.

“Non è solo alimento, ma anche storia e tradizione. Presentare i cibi locali in modo adeguato significa raccontare e promuovere il territorio. Per farlo è essenziale il coinvolgimento della scuola, delle associazioni di categoria e della Camera di Commercio. I nostri imprenditori sono un patrimonio da sostenere”. Anche Anna Rita Fantozzi, presidente di Confcommercio Priverno, ha posto l’accento sull’importanza del lavoro di squadra.

“Progetti così ambiziosi richiedono collaborazione. L’enogastronomia e le tradizioni possono diventare un motore di crescita per il territorio”. Paolo Galante, presidente provinciale di Federalberghi, ha invece sottolineato la necessità di sfruttare il web e le nuove tecnologie per attrarre l’interesse dei giovani e promuovere la ricettività locale, lamentando al contempo una lentezza nello sviluppo turistico rispetto ad altre realtà nazionali. Un punto di vista condiviso da Sandra Verduci, Camera di Commercio, che ha evidenziato l’urgenza di costruire un dialogo tra scuole, associazioni e imprenditori per accompagnare i giovani nel loro percorso formativo. A tal proposito, la ristoratrice Francesca Giuliani e Piera La Portella, in rappresentanza della Fipe, hanno raccontato le loro esperienze, mentre la chef Maria Nasso ha parlato del laboratorio culinario svolto con i ragazzi: “Abbiamo voluto trasmettere passione, contribuendo alla loro crescita educativa e professionale”.

Il presidente dell’associazione Tutti Angeli, Emilio Perroni, ha ricordato il ruolo chiave della collaborazione: “Abbiamo creduto nel progetto perché è fondamentale lavorare insieme per ottenere risultati concreti. Il nostro obiettivo è valorizzare il territorio a tutto tondo, dal mare all’entroterra”. A chiudere l’evento è stato il coordinatore del progetto, il Professor Gianfranco Azzola, che ha elogiato i ragazzi: “Sono stati i veri protagonisti, dimostrando talento e passione. Questo percorso è solo l’inizio di qualcosa che darà frutti duraturi”. L’iniziativa ha confermato come la tradizione, unita all’innovazione e alla formazione, possa rappresentare una leva strategica per il futuro del territorio e dei suoi giovani.

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