Picchiata e uccisa a Latina dal genero: è stato rinviato a giudizio dal Giudice per l’udienza preliminare il 44enne accusato dell’omicidio della 70enne di Latina Debora Bergamini
Il Gup del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, rinviato a giudizio per omicidio volontario aggravato Antonino Salvatore Zappalà, l’uomo che, il 15 gennaio, è stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile e Volante di Latina.
Zappalà, secondo le indagini condotte dal sostituto procuratore Marco Giancristofaro, avrebbe percosso fino a far cadere per terra la suocera Debora Bergamini, disabile sulla sedia a rotelle, in preda a un accesso di ira. Il 44enne, nell’interrogatorio di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Per l’uomo, l’avvocato difensore Messina aveva chiesto una perizia psichiatrica per verificare la capacità di intendere e volere che, però, è stata rigettata dal Gup che ha deciso per il rinvio a giudizio. Il processo inizierà il prossimo 13 gennaio. Costituite parti civili le figlie della Bergamini, difese dagli avvocati Orlacchio, Censi e Palombi.
Lo scorso, gennaio, nell’appartamento di Via Casorati, la donna fu trovata agonizzante a terra dalla figlia Stefania, compagna di Zappalà, il quale si dimostrò confuso sull’accaduto, arrivando anche a negare di aver mai colpito la donna. Secondo gli investigatori, l’uomo avrebbe colpito più volte la suocera fino a farla cadere per terra. A dimostrarlo, sarebbero anche determinate ferite sul corpo della 70enne, probabilmente presa a pugni a schiaffi dopo aver chiesto un favore domestico al genero.
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