TRAFFICO DI LOCULI AL CIMITERO DI GAETA: IL FATTO NON SUSSISTE.

Cimitero di Gaeta (fonte Comune di Gaeta)

Il fatto non sussiste. Con questa formula che non lascia adito a dubbi il Gup del Tribunale di Latina, dott.ssa Giorgia Castriota, ha assolto, a distanza di 10 anni, il sig. C.M. dalla infamante accusa di concussione.

Secondo la ricostruzione accusatoria del P.M. Marco Giancristoforo – il quale ha propeso il rinvio a giudizio – C.M., approfittando dell’asserito ruolo di pubblico ufficiale, il 2 novembre 2009 avrebbe preteso ed ottenuto la somma di danaro di 10.000 euro da tre fratelli di Gaeta, per concedere loro di beneficiare due loculi situati nel cimitero del paese.

Il Gup Castriota ha assolto C.M. accogliendo totalmente quanto evidenziato in discussione dal suo legale, l’avvocato Vincenzo Macari: l’ex imputato, infatti, non avrebbe mai ricoperto la qualifica di pubblico ufficiale, men che meno di custode cimiteriale. Il tutto è stato dimostrato con una importante mole di documentazione e varie attestazioni di servizio fornite dallo stesso Comune di Gaeta che hanno evidenziato come il C.M., tra il 2008 ed il 2010, ricopriva il generico ruolo di operatore comunale, essendo egli addetto alla raccolta differenziata, potatura di alberi, disinfestazioni, ecc.

Dalle rilevanze processuali è emerso, infatti, che M. giammai ha ricoperto la carica di pubblico ufficiale, tuttalpiù di “incaricato di pubblico servizio”, qualifica assai diversa ai fini dell’applicazione del reato di cui all’art. 317 del c.p., non essendo applicabile a quest’ultima mansione il reato in questione per il vuoto normativo venutosi a creare tra il 2012 ed il 2015.

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