TITOLI EDILIZI DELL’HOTEL GROTTA DI TIBERIO, REALE: “ULTIMA FOLLIA DELL’AMMINISTRAZIONE”

Hotel Grotta di Tiberio lungo la Flacca a Sperlonga

Rivalutare i titoli edilizi dell’Hotel Grotta di Tiberio di Sperlonga, l’ex consigliere comunale Nicola Reale: “È l’ultima follia”

A fine marzo l’ufficio intercomunale di Lenola, Sperlonga e Campodimele decide di far “rivalutare” i titoli edilizi del noto Hotel Grotta di Tiberio di Sperlonga. Vengono scelti tre tecnici: l’architetto Roberto Guratti, l’ingegnere Luigi Massaro e il geometra Raffaele Conte.

Come noto, l’hotel Grotta di Tiberio è stato al centro di lunga vicenda giudiziaria che vedeva come imputato il sindaco di Sperlonga Armando Cusani. A marzo 2020, l’ex giudice del Tribunale di Latina Maria Assunta Fosso ha dichiarato estinto per intervenuta prescrizione il reato di lottizzazione abusiva a carico di Cusani e del suocero Erasmo Chinappi.

La prescrizione non venne da sola: infatti, in osservanza e continuità con l’informazione a sezioni unite della Cassazione emessa il 30 gennaio dello scorso anno, fu anche dissequestrato l’albergo che aveva subito l’ultimo sequestro nell’ottobre 2019 dopo un palleggio di sequestro-dissequestro-sequestro. 

La Corte di Cassazione stabilì che non è più possibile disporre la confisca urbanistica di un immobile se il reato di lottizzazione abusiva è da ritenersi prescritto prima della fine del primo grado. Un salva confische da cui hanno tratto beneficio tante persone coinvolte in altri processi per lottizzazione abusiva in provincia di Latina: dai casi di Sperlonga, Gaeta, Formia fino a Ponza.

L’ex consigliere comunale di Sperlonga Nicola Reale, da sempre attento osservatore e oppositore dell’amministrazione Cusani, proprio oggi, fa notare alcuni particolari della cosiddetta commissione che dovrà “rivalutare i titoli edilizi” dell’hotel Grotta di Tiberio, bollando la vicenda come una “geniale trovata comica”.

“Tra la generale depressione da lockdown, l’atavico disinteresse dei cittadini e i rassicuranti silenzi della politica locale, sul mare di Ulisse – scrive Reale – prosegue indisturbata la navigazione di pirati, corsari e bucanieri.

È spuntata, in questi giorni, una “determina” a firma del Capo Area II del Comune di Sperlonga che potrebbe far pensare ad una geniale trovata comica, se non fosse, invece, l’ultima di una lunga serie di follie amministrative messe in campo dalla sequela di dirigenti che da anni tentano con ogni mezzo di non eseguire le sentenze della magistratura passate in giudicato relative all’abbattimento delle parti abusive dell’Hotel Grotta di Tiberio.

Nell’oggetto della determina si legge: “Nomina commissione istruttoria per la rivalutazione dei titoli edilizi” relativi ai permessi a costruire con i quali Comune di Sperlonga, nel 2004 e nel 2005, diede il via libera alla costruzione del suddetto Hotel. Titoli che sono stati dichiarati illegittimi da una pluralità di sentenze e che, quindi, il Comune avrebbe, per legge, dovuto annullare, procedendo agli abbattimenti stabiliti dalle sentenze stesse.

Si dà il caso che proprio qualche settimana fa giungeva al Capo dell’Area II un ennesimo esposto che dava l’ultimatum di 30 giorni per procedere al ritiro dei citati titoli autorizzativi. La risposta del dirigente è nella determina di cui stiamo parlando, la quale, nel tentativo di creare una nuova “pietra d’inciampo”, nomina una commissione per la “rivalutazione” di quei titoli edilizi.

Si tratta di una invenzione tanto fantasiosa quanto assurda e inutile. Basti solo pensare che nella legislazione italiana non esiste e non è mai esistito l’istituto della “rivalutazione dei titoli edilizi”. Insomma una trovata da film comico, come la vendita della Fontana di Trevi nel film “Totòtruffa”; una “missione impossibile” che nessun professionista serio accetterebbe di svolgere.

La determina – conclude Reale – nomina “per la istruttoria delle pratiche” un architetto, un ingegnere e un geometra. Per ora non è dato sapere se i tre professionisti abbiano accettato l’incarico. Ma a questo punto emerge un’altra “stranezza”: uno dei tre tecnici è un dipendente comunale coinvolto nelle intercettazioni del processo Tiberio 2 e inserito dagli inquirenti nella lista degli indagati (ndr: Raffaele Conte di Terracina ma residente a Sperlonga, indagato per essere stato il direttore dei lavori della nuova scuola “Aspri). Cose di normale amministrazione in una amministrazione che normale non è mai stata”.

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