TERRORISMO: POLIZIA RINTRACCIA A TERRACINA TUNISINO EVASO DA UN CENTRO PSICHIATRICO

Terrorismo: la Polizia di Stato ha rintracciato in un appartamento di Terracina un 40enne cittadino tunisino residente in Francia evaso lo scorso 29 maggio da un centro psichiatrico di Bassens ed entrato pochi giorni dopo nel territorio italiano

L’uomo di nome Karim Akira, ricercato in ambito Schengen, è indagato in Francia per apologia del terrorismo e minacce aggravate, nonché per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Il tunisino, tra l’altro, aveva anche esaltato l’operato di Mohamed Merah, l’autore degli attentati di Tolosa e Montauban del 2012 in cui rimasero uccise numerose persone, ed era indicato dalle autorità francesi quale soggetto pericoloso.

Alla sua individuazione, in un appartamento in Via Sergio Galba, si è giunti, nel pomeriggio di ieri 9 luglio, all’esito di una complessa attività investigativa condotta dalla Digos della Questura di Latina e da personale specializzato del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo esterno della Direzione centrale della Polizia di prevenzione/Ucigos, iniziata nel maggio scorso dopo che ne erano state riscontrate tracce di passaggio presso le stazioni ferroviarie di Genova, Roma e Napoli.

Il 7 luglio scorso la Sala operativa internazionale del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) ha segnalato in tempo reale che lo straniero aveva inviato una serie di mail all’Ispettorato generale di Polizia nazionale transalpino contenenti minacce all’indirizzo dei “francesi e delle loro istituzioni”, sostenendo altresì di voler “porre fine alla propria vita uccidendo la gente”.

Si è così riusciti a circoscrivere l’area da cui il soggetto aveva inviato le predette e-mail di minaccia, permettendo al team investigativo della Digos di Latina e della Dcpp/Ucigos di giungere in poche ore all’individuazione del suo nascondiglio e di bloccarlo rendendolo inoffensivo. Il soggetto è stato quindi condotto in sicurezza presso il Centro di cooperazione di Polizia internazionale di Modane e consegnato alle autorità transalpine in esito a una procedura di riammissione immediatamente attivata tra la Direzione centrale dell’immigrazione e della Polizia delle frontiere e la polizia francese.

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