Tentata violenza sessuale al Centro Sociale di Via Vittorio Veneto a Latina: è stato condannato il 26enne arrestato a febbraio scorso
Il giudice del Tribunale di Latina Mario La Rosa ha condannato il 26enne di origine marocchina Larbi Chafi alla pena di 3 anni di reclusione accusato di violenza sessuale a danno di una volontaria del Centro diurno di Vittorio Veneto.
Larbi Chafi entrò nel Centro diurno emergenza freddo – presso i locali messi disposizione dal Centro Sociale di via Vittorio Veneto – privo di mascherina e per tale motivo fu fermato da una volontaria di 31 anni. Lo straniero, per tutta risposta, dopo essersi denudato abbassandosi i pantaloni, si diresse verso la donna che nel frattempo si era rifugiata in una stanza del dormitorio.
Secondo la ricostruzione della Squadra Volante della Polizia di Latina, che intervenne presso il Centro diurno, Larbi Chafi aggredì la volontaria per poi palpeggiarla con violenza nelle parti intime. Le grida disperate della donna richiamarono l’attenzione degli altri ospiti del centro che intervennero in sua difesa facendo desistere l’uomo dal tentativo di abuso sessuale.
Il 26enne, in preda alla furia, non si sarebbe perso d’animo afferrando un tondino di ferro con il quale provò a colpire i soccorritori della volontaria.
All’arrivo dei poliziotti della Squadra Volante, Chafi fu immediatamente bloccato ed arrestato. Su di lui pende un provvedimento di espulsione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Verona.
Ieri per Chafi, che negò l’accaduto in sede di interrogatorio di garanzia, la condanna per un episodio che provocò non poco inquietudine negli operatori del Centro di Via Vittorio Veneto.