57° FESTIVAL PONTINO DI MUSICA: ECCO I DETTAGLI

Castello di Sermoneta
Castello di Sermoneta

Si terrà dal 3 al 31 luglio la 57ª edizione del Festival Pontino di Musica, storica manifestazione organizzata dalla Fondazione Campus Internazionale di Musica di Latina che ogni anno anima il territorio pontino, nei suoi borghi storici e in alcuni dei luoghi più suggestivi, come il Castello Caetani di Sermoneta, il Giardino di Ninfa, il Chiostro Sant’Oliva a Cori e la città di Latina

È una gioia poter annunciare l’avvio del 57° Festival Pontino di Musica – dice Elisa Cerocchi presidente del Campus Internazionale di Musica di Latina –, una gioia che scaturisce innanzi tutto dal sapere che la situazione pandemica è migliorata e che potremo di nuovo ascoltare musica dal vivo nei bei luoghi del nostro territorio. Venti concerti in un mese, dedicati a giovani e grandi maestri, alla musica contemporanea e classica”. Troveremo infatti nel Festival solisti, ensemble e formazioni da camera di richiamo internazionale, affiancati dai giovanissimi talenti dei Corsi di perfezionamento di Sermoneta, che dopo l’interruzione dell’anno scorso per l’emergenza Covid, sono tornati a iscriversi da ogni parte del mondo. “Per rispettare le disposizioni antiCovid – prosegue Elisa Cerocchi – e allo stesso tempo permettere a tutti i giovani musicisti di partecipare ai Corsi, abbiamo dovuto rivederne l’organizzazione: il Castello Caetani accoglierà solo alcune lezioni e concerti, ma grazie alla generosa disponibilità dei sermonetani, verranno aperti altri spazi della città (Palazzo Caetani e Chiesa di San Michele) per accogliere i maestri e i loro allievi. Faremo di tutta Sermoneta il cuore dei nostri storici Corsi”.

Diversificati, come sempre, i programmi musicali, dal repertorio barocco, classico e romantico, fino all’attenzione per la musica d’oggi, con le tre giornate dedicate come tradizione agli Incontri internazionali di musica contemporanea che fra concerti e tavole rotonde animeranno il secondo weekend del festival (9-11 luglio), presentando diverse prime esecuzioni italiane e assolute.

Ad inaugurare il Festival sabato 3 luglio, nella cornice storica del Castello Caetani a Sermoneta, sarà Mario Caroli, storico docente dei Corsi, flautista di rilievo internazionale, l’anno scorso protagonista di un concerto in streaming dal Giardino di Ninfa, e ora finalmente dal vivo. Accompagnato dal pianista Pietro Ceresini presenta un programma di raro ascolto con musica di Fauré, Bonis, Martin, Jolivet, Yoshimatsu.

È dedicato al violinista Cesare Ferraresi, a quarant’anni dalla morte, nel Giardino di Ninfa il 4 luglio, il concerto del Quartetto Piermarini formato da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e altre importanti formazioni cameristiche, con la viola di Cesare Zanfini, nipote di Ferraresi. Musicista di primo piano, spalla dell’Orchestra RAI di Milano, docente al Conservatorio di Milano, solista dei Virtuosi di Roma e fondatore del Trio di Milano insieme a Canino e Filippini, Cesare Ferraresi si legò al Festival Pontino e ai Corsi di Sermoneta a partire dal 1975, invitato dall’architetto Cerocchi per rilanciare i corsi di musica da camera. Una collaborazione proficua che lo vide a fianco dei migliori musicisti italiani dell’epoca, formando e promuovendo i nuovi talenti di quegli anni. Per ricordarlo il Piermarini eseguirà due Quartetti di Mendelssohn (n. 2 op. 13) e Beethoven (op. 59 n. 3).

Si terranno a Sermoneta, dal 9 all’11 luglio, gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea con una tavola rotonda (in cui si confronteranno compositori, interpreti, storici della musica) e tre concerti con diverse prime esecuzioni fra cui quelle di Luis de Pablo, presidente onorario del Festival, Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2020, Alessandro Solbiati, docente di composizione da molti anni a Sermoneta, e Ivan Vandor, il cui Archivio è stato donato dallo stesso compositore al Campus appena un anno prima della scomparsa.  Il 9 il concerto sarà affidato al Syntax Ensemble diretto da Pasquale Corrado, che oltre alle due prime italiane di de Pablo – Pentimento (2013) e Fantasia ochentona (2017) entrambi per ensemble – affianca lavori in prima italiana e assoluta di giovani musicisti provenienti dai Corsi di Solbiati.  Il 10 sarà la volta di Claude Delangle sassofonista fra i più celebri della scena contemporanea, anche lui docente a Sermoneta, che accompagnato al pianoforte da Odile Delangle presenta un programma che dall’Ottocento spazia ai giorni nostri, con la prima assoluta di …ruft uns! (2020) di Solbiati, commissione per il cinquantenario del Campus di Latina del 2020.   Il concerto conclusivo degli Incontri sarà l’11, con un Quartetto dalla formazione insolita con Duccio e Vittorio Ceccanti violino e violoncello, Clara Ricucci clarinetto e Matteo Fossi al pianoforte. Un confronto fra passato e presente, che vedrà alternarsi Trii di Reinecke e Beethoven (“Gli spettri” op. 70 n. 1) a due prime assolute di Vandor, Meditativo (2019) per clarinetto, violino e violoncello e Quartetto con clarinetto (2020).

Un piccolo focus sarà dedicato alla fisarmonica da concerto nelle giornate del 12 e 13 luglio: il 12 alle Scuderie del Castello Caetani di Sermoneta in programma Nuove musiche per fisarmonica da concerto. Accordion for Menotti con brani di Paolo Rotili, Vito Palumbo e Maximiliano Amici, tutti in prima assoluta, che si alternano all’omaggio a Gian Carlo Menotti di cui sono stati trascritti da Patrizia Angeloni e Umberto Turchi alcuni suoi brani per due fisarmoniche. Ne saranno interpreti gli stessi Angeloni e Turchi insieme a Stefano di Loreto. Nel secondo appuntamento, il 13, carta bianca ai giovani fisarmonicisti del Corso di Corrado Rojac che si esibiranno nel Giardino di Ninfa.

È un trio d’eccezione quello che si esibirà a Sermoneta il 17 luglio: la violinista Liza Ferschtman, il violoncellista Giovanni Gnocchi e il pianista Andrea Lucchesini –musicisti di prestigio internazionale, docenti a Sermoneta, Lucchesini da quest’anno – si ritrovano insieme per il Trio op. 97 “L’arciduca” di Beethoven. Completa il programma una selezione da Huit morceaux pour violon et violoncelle op. 39 di Glière e Duo per violino e violoncello op. 7 di Kodály.

È in ricordo di Rocco Filippini, violoncellista scomparso lo scorso aprile, docente dalla fine degli anni Settanta ai Corsi e interprete raffinato di tanti concerti pontini, l’appuntamento del 18 luglio al Castello di Sermoneta in cui ritroviamo i suoi più cari amici e compagni di musica, fra cui la violinista Mariana Sirbu e il contrabbassista Franco Petracchi. A loro si uniscono Roberto Paruzzo al pianoforte, Matteo Rocchi alla viola e Daniela Petracchi al violoncello per eseguire il Quintetto “La trota” di Schubert; completa il programma il Trio op. 49 di Mendelssohn e. Con loro anche

Una tappa anche a Latina: il 20 luglio nell’arena Cambellotti l’appuntamento è con gli ensemble di Ottoni “Tubilustrium”, formazione che prende il nome dall’antico rito romano del sacro lavacro (lustrium) delle trombe militari. Il concerto si presenta come un percorso caleidoscopico tra storia e generi musicali, dal repertorio antico del Cinquecento fino alla musica per film.

Una doppia ricorrenza segna il recital del pianista Alfonso Alberti al Giardino di Ninfa il 24 luglio: il settimo centenario della morte di Dante è lo spunto per un programma con musica di Liszt, Čajkovskij e Verdi ispirata ai versi del poeta fiorentino. Ad aprire il concerto la rarissima esecuzione di Il viaggio imaginario tratto da La commedia di un musicista, lavoro inedito di Roffredo Caetani ispirato al viaggio dantesco. Compositore e mecenate, figlioccio di Franz Liszt, uomo di grande cultura e ultimo duca di Sermoneta, Caetani nasceva centocinquant’anni fa e, in occasione dell’anniversario il Campus condivide con la Fondazione Caetani una serie di appuntamenti per ricordarlo. (L’intero ciclo La commedia di un musicista verrà registrato da Alfonso Alberti nel municipio di Ninfa sul pianoforte di Roffredo, ricevuto in dono da Liszt). 

Il 25 luglio si torna al Castello di Sermoneta con il concerto del Quartetto Guadagnini giovane e già affermata formazione italiana. Novità sarà la prima esecuzione integrale del Valses nobles et sentimentales di Ravel, nella versione per quintetto d’archi approntata fra il 2015 e il 2016 da Luis de Pablo (si aggiungerà per l’occasione il contrabbassista Alessandro Belli). La novità Ravel/de Pablo sarà preceduta dalla Sonata III a quattro di Rossini e dal Quartetto per archi op. 10 di Debussy.

Una nuova collaborazione segna l’edizione di quest’anno del Festival, ancora una volta nel segno della promozione di giovani talenti: è con la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano che nel concerto al Chiostro di Sant’Oliva a Cori il 29 luglio presenta alcuni dei suoi migliori musicisti provenienti dall’Istituto di Musica Antica della scuola (Luca Bossi flauto traversiere, Norma Torti viola da gamba, Punto Bawono tiorba, Amelie Held clavicembalo); in programma musica di Telemann, Sammartini e Händel.

Al violinista Francesco D’Orazio e al pianista Giampaolo Nuti spetta la chiusura del Festival al Castello di Sermoneta il 31 luglio con l’avvio del progetto triennale sull’integrale della Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Oltre alle Sonate op. 12 n. 1op. 24op. 30 n. 2, in programma anche una inedita pagina per viola sola di de Pablo, Fantasia interrotta per viola sola, composta nel 1994 per celebrare il 90° compleanno di Goffredo Petrassi.

Il programma del Festival si completa con i tanti concerti dei Giovani artisti dal mondo che dopo la pausa forzata del 2020 causata dell’emergenza Covid, tornano con il loro entusiasmo e la loro passione ad animare i Corsi di perfezionamento che si svolgono a Sermoneta nei giorni del Festival. Oltre agli studenti di fisarmonica che abbiamo già ricordato, in programma ci saranno i concerti degli allievi dei corsi di Mario Caroli (flauto), Carlo Fabiano (musica da camera), Alessandro Solbiati (composizione, con la partecipazione di Maria Grazia Bellocchio al pianoforte, Alessio e Andrea Cavalazzi violino e violoncello), Giovanni Gnocchi (violoncello), Andrea Lucchesini (pianoforte), Franco Petracchi (contrabbasso) e Claude Delangle (sax).

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