Aggressione ai danni di un membro della famiglia Di Silvio: Procura ottiene il processo per il 44enne di Latina accusato di tentato omicidio
Difeso dall’avvocato Leonardi, Sinisi, che ha precedenti per rapina (arrestato anche con l’accusa di far parte di una banda nel 2008) e altri reati, dovrà comparire direttamente dinanzi alla Corte di Tribunale a Latina con l’accusa di tentato omicidio.
Il 44enne di Latina è stato a maggio scorso dai Carabinieri di Latina per aver attentato alla vita di Angelo Di Silvio detto Cavallo, appartenente alla nota famiglia rom di Latina e figlio di Carmine Di Silvio detto Lallo (uno dei figli dei due capostipiti).
L’uomo, nell’interrogatorio di garanzia reso al Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota, aveva spiegato di aver commesso il gesto dell’attentato incendiario a causa di un debito che Di Silvio aveva con lui. Secondo il 44enne, “Cavallo” gli doveva circa 3mila euro, soldi che però si rifiutava di restituirgli. Per tale ragione, Sinisi, disperato perché incapace di arrivare a fine mese e sull’orlo dello sfratto, sosteneva di aver perso la testa e lanciato la molotov contro Di Silvio il quale, gravemente ustionato, fu costretto al ricovero in una struttura ospedaliera romana.
“Cavallo” stava scontando ai domiciliari, nella sua casa al quartiere Nicolosi, una condanna definitiva per rapina a 4 anni di reclusione (confermata in Cassazione).
Il processo per Sinisi si aprirà il prossimo 19 ottobre 2022.